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“Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”

Al Museo degli Innocenti la mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher

La straordinaria location del Museo degli Innocenti ospiterà la mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher sino al 26 marzo 2023. A Firenze è già record di incassi. Curiosi, appassionati estimatori e scolaresche sono accorsi per ammirare uno spazio espositivo adibito all’accoglienza di oltre 200 opere distribuite in 8 sezioni. Questo successo di pubblico testimonia la forte connessione tra Escher e il nostro secolo. Molti critici hanno visto nelle opere visionarie del litografo, incisore e pittore olandese il padre del Metaverso, l’esploratore dei mondi impossibili. Escher è l’autore più citato del nostro secolo: serie tv, film e brand di moda subiscono l’indiscusso fascino dell’arte di Escher. 

A precorrere i tempi ci hanno pensato i frontman più celebri dei gruppi musicali degli anni ’70. È indimenticabile la copertina di “On the run” dei Pink Floyd e altrettanto celebre il rifiuto incassato dal re del rock, che voleva commissionare all’artista la copertina per l’album “Let it bleed”. Con poche e sprezzanti parole, Escher liquidò indirettamente Jagger, prendendo le distanze dallo show business. 

Ma il destino pop di Escher era segnato. Rivisitazioni dei suoi quadri, non autorizzate, compaiono ormai indiscriminatamente su capi di abbigliamento, poster e utensili. 

Celebre è “l’esordio cinematografico” di Escher nel film Labyrinth diretto da Henson ed interpretato da David Bowie. La pellicola degli anni ’80 ha per protagonista Sara che, per liberare il fratello, deve attraversare un labirinto ispirato alle dimensioni prospettiche suggerite dall’artista olandese. 

Citazioni dotte rimbalzano da un campo all’altro della comunicazione e da paesi lontani riecheggiano sino in Europa. Tra queste la serie coreana “Squid Game”, in cui la società di massa è divisa in oppressori ed oppressi disposti a sacrificare la vita pur di vincere una somma in denaro. Nell’esasperato gioco alla rincorsa del profitto, le schiere dei giocatori sono collocate in ambienti che richiamano le illusioni visive di Escher. Il capovolgimento dei valori etici della società trova la sua naturale collocazione dentro l’opera “Relatività” che rappresenta figure inespressive perdersi in piani, rampe di scale e corridoi senza via d’uscita. Nella serie coreana la citazione rimanda al concetto attuale di “società liquida”, così apostrofata dal sociologo Bauman, per l’assenza di valori e modelli capaci di orientare eticamente le azioni delle masse. La citazione dotta di “Squid Game” riesce perfettamente a rappresentare lo straniamento dell’uomo corrotto dalle leggi del capitalismo moderno: un automa senza volto, inespressivo, che ubbidisce alle leggi cieche del profitto, perdendo la sua dimensione umana. Escher in prima visione su Netfix appare come il profeta del nostro secolo, raggiunge il pubblico, lo suggestiona, disorienta e risucchia nel suo mondo. 

La visione di Escher affiora dalla serie Tv “Stranger Things” in cui il protagonista Will si perde nell’oscuro “Sottosopra”: una dimensione alternativa che esiste parallelamente al mondo reale. La protagonista femminile “Undici” tenta una connessione psichica con il “Sottosopra” e riesce a trasportarvi i suoi amici coinvolgendoli nella lotta contro il male. Nella scena cult della serie i protagonisti utilizzano un lenzuolo per oltrepassare un varco tra i due mondi, un confine che è delimitato da un soffitto/pavimento posto tra le due dimensioni. Escher aveva aperto la strada verso mondi impossibili, affermando: “Siete proprio sicuri che un pavimento non possa essere anche un soffitto?” 

L’artista olandese – attraverso linee ed intervalli di colore – disorienta l’osservatore che confonde il pavimento con il soffitto a seconda dell’angolazione; anche le forme assumono un aspetto differente in base agli occhi di chi le guarda.  Prospettive e architetture visionarie, metamorfosi sorprendenti ingannano continuamente, realizzano l’impossibile mondo in cui scacchiere diventano uccelli ed uccelli mutano in pesci. La realtà muta velocemente, costringe l’osservatore ad un continuo sforzo di riadattamento alla sua mutevolezza. Questo atteggiamento è richiesto, oggi più che mai, all’uomo moderno che deve fare i conti con la realtà virtuale e la corsa all’innovazione. 

Persino i produttori di videogiochi sono stati sedotti dalle opere di Escher. Antoine Zanuttini ha ideato e programmato un gioco che propone labirinti, puzzle in scenari che riproducono i giochi prospettici dell’autore olandese, rigorosamente in bianco e nero. Escher è stato citato anche da Ustwo in Monument Valley e da William Chyr in Manifold Garden, seguitissimi dagli appassionati del settore.  

Escher è celebrato anche nei fumetti di Lorenzo Castellacci e Andrés Abiuso. In “M.C. Escher. Mondi Impossibili”, a cura della casa editrice Tunué. I fumettisti raccontano la vita del genio olandese. La trama è ricca di suggestioni: Escher è accompagnato nei suoi viaggi in mondi impossibili da una figura onirica, che consente al protagonista di muoversi agilmente su più dimensioni spazio-temporali. Abiuso trasforma abilmente i paradossi di Escher in cartoon, sorprendendo e divertendo i lettori attraverso una trama narrativa che coinvolge, ma non tradisce né banalizza lo spessore artistico di Escher. 

L’ESCHERMANIA, oggi più che mai, è un invito ad esplorare e tentare l’assurdo perché “Solo coloro che tentano l’assurdo raggiungeranno l’impossibile”.

*Tiziana Santoro, giornalista