Salvador Dalí – Luce. I Tesori del Maestro
A Vico Equense (NA) fino al 30 settembre un percorso nel mondo onirico del genio catalano. La mostra coniuga perfettamente moda e opere d’arte
«Nei gioielli, come in tutta la mia arte, io creo ciò che amo», disse Salvator Dalí. E “Luce. I Tesori del Maestro” è un percorso espositivo incentrato sui preziosi da lui ideati che mette in relazione arte contemporanea e glamour, celebrando il ritorno dei migliori anni della moda e dell’arte internazionale, attraverso un excursus creativo che va dalla scultura ai gioielli e pietre preziose, fino al mondo della moda. Un percorso che, appunto, accende le luci su uno dei lati di Dalí forse meno noti ma non secondari rispetto a ciò che del Maestro è universalmente conosciuto, un Dalí che con la sua dirompente creatività ha invaso il mondo dei preziosi, plasmando oro e diamanti in opere particolarissime, insieme alle lavorazioni scultoree e alle grafiche di cui una, molto originale, su tela.
Stiamo parlando dell’esposizione di circa 70 opere del genio del Surrealismo, in mostra al Museo Mineralogico Campano di Vico Equense (NA) fino al 30 settembre 2022 per diffondere la conoscenza di un Salvador Dalí meno noto al grande pubblico, il Dalí scultore e raffinato esteta, sempre alla ricerca di nuove vie e nuove forme che potessero esprimere la sua creatività.
Curata da The Dalí Universe Group di Beniamino Levi e diretta da Roberto Pantè (creative director di Phantasya) con il patrocinio del Comune di Vico Equense e la collaborazione della locale Pro Loco, l’esposizione offre ai visitatori una panoramica delle opere del maestro catalano secondo un percorso ‘unconventional’ rispetto alle tradizionali mostre e ai musei curati da The Dalí Universe in tutta Europa: da Matera a Siena, Praga, Copenaghen, Bruges e Parigi.
«Mi è sembrato giusto e adeguato scegliere una delle perle della costiera sorrentina per un evento dedicato al lusso e ai preziosi forgiati dalla creatività di Dalí. In qualità di direttore artistico dell’esposizione nonché di The Dalí Universe, società che detiene la più grande collezione privata al mondo di opere di Salvador Dalí, ho voluto fortemente che la mostra si tenesse presso questo Comune campano. Orgogliosamente napoletano, ho voluto omaggiare Vico, pensando che questa esposizione sarebbe stata capace di aprire una passeggiata dell’arte nel nostro territorio e che lo avrebbe valorizzato al meglio nelle sue immense ricchezze storico-artistiche. Territorio che è stato fonte di ispirazione per tanti Maestri che nel corso del tempo hanno avuto la fortuna di ammirare e vivere queste terre», ravvisa Panté.
Con “Salvador Dalí – Luce. I Tesori del Maestro” si realizza un connubio fra proposta artistica e glamour evidente, oltre che nelle tradizionali espressioni scultoree, oggetti e grafiche nate dalle mani di Dalí, anche nella sezione di ori e preziosi che sono il focus centrale dell’esposizione di Vico Equense. Circa 70 i pezzi in mostra con le sculture in oro e diamanti, quelle in argento e i Dalí d’Or, oggetti di uso comune realizzati in oro. Inoltre, nelle sale del Complesso Monumentale SS. Trinità e Paradiso, un ex convento del XVII sec. sede del Museo Mineralogico al cui interno è allestita la mostra, anche due opere museali: Omaggio alla Moda e La Nobiltà del Tempo, una delle realizzazioni più famose del genio surrealista.
Apre il percorso una lunga galleria di abiti di ispirazione daliniana dei più grandi stilisti contemporanei di fama internazionale. Si è accompagnati in questa ambientazione onirica tra importanti griffe e opere surrealiste autentiche dell’artista catalano, fino ad arrivare in una grande sala accolto dalla luce dell’oro delle opere di Dalì. La mostra si arricchisce, come è stato anticipato, di circa 70 opere tra grafiche; sculture museali; sculture in vetro colorato e in oro e diamanti (Dalí d’or); opere in argento e altri oggetti di uso comune realizzati in oro.
Tra abiti sontuosi e grandi opere museali di Dalí, si è immersi nello scrigno che custodisce il grande tesoro di quell’artista poliedrico ed eclettico, che rivoluzionò l’arte e il senso estetico del suo tempo.
«Si celebra il ritorno dei migliori anni della moda e dell’arte, attraverso un’elegante galleria di abiti d’ispirazione daliniana di stilisti come Trussardi, Catherine Walker, Enrico Coveri, Sonia Rykiel, Ferragamo e molti altri. – specifica Pantè – Queste superbe creazioni fanno parte della collezione “Dalí à la Mode”, assemblata negli ultimi quarant’anni da Beniamino Levi. Una personalità carismatica quella di Dalí, che si presta perfettamente al mondo della moda; infatti, il suo bizzarro vestiario e i suoi eccentrici baffi, divenuti la sua firma inconfondibile, sono sempre stati fonte d’ispirazione per alcuni tra i più famosi stilisti al mondo». Dal canto suo Levi chiarisce: «Per chi come me ha conosciuto personalmente Dalí, diventandone anche amico, ogni volta che si inaugura una nuova mostra è come far risalire alla memoria e ridare luce a un segmento di quel lungo cammino che mi ha visto affiancato al grande Maestro del Surrealismo. Un cammino iniziato tanti anni fa e mai esauritosi come inesauribile era la sua vena creativa e la sua capacità di ripensare la realtà alla luce della sua fantasia onirica restituendola poi trasformata in arte. Ogni nuova mostra che si inaugura è non solo un altro omaggio al Genio, ma anche un nuovo appuntamento per la diffusione e la conoscenza delle sue opere. Una nuova occasione per scoprire i misteri di opere che mai termineranno di stupirci e di svelare nuovi reconditi significati».
Il viaggio espositivo si snoda anche all’esterno, dove si possono ammirare due sculture monumentali: “L’Elefante del Trionfo” all’ingresso della città di Vico Equense, nei pressi dell’Hotel Oriente, e l’opera “La Danza del Tempo” realizzata da Dalí nel 1933, allocata in uno dei punti panoramici della cittadina.
Fino al 30 settembre sarà anche possibile visitare a Napoli, all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta, anche la mostra “Spellbound – Scenografia di un sogno”, dedicata a Salvator Dalí, a cura di Levi e Pantè. Il titolo è un chiaro riferimento al film di Alfred Hitchcock, intitolato “Spellbound” (in italiano “Io ti salverò“) realizzato nel 1945. In occasione di questo film Hitchcock affidò a Dalí la realizzazione grafica di alcune scene a carattere onirico. “Atmosfere suggestive vi accompagnano in un viaggio onirico alla scoperta del misterioso mondo dell’inconscio”, recita lo slogan pubblicitario apparso sulla pagina facebook dedicata all’evento. Lo scopo del progetto è quello di creare un connubio tra cinema, arte e musica, ed è proprio grazie all’opera del re del Surrealismo per il film “Spellbound” del re del thriller psicologico Hitchcock, che si è potuto dare vita a questa interessantissima mostra.
*Mary Attento, giornalista