Ricordo di Sergio Camellini
In quest’estate che si avvia a decollare, pur con tutte le anomalie climatiche del periodo, come una folgore arriva la notizia tristissima della scomparsa di Sergio Camellini, un’Icona della poesia, della letteratura e della cultura in generale. Grande Maestro nel settore della psicologia e della comunicazione, lascia in tutti quanti lo hanno conosciuto e apprezzato un vuoto incolmabile, per quelle sue doti di sensibilità, di intuito e di signorilità, caratteristiche purtroppo oggi sempre più rare. Tante in queste ore le testimonianze di amici, colleghi e conoscenti che hanno avuto la fortuna di un contatto diretto con Camellini. Per me scompare una Figura che negli ultimi anni era diventata un importante Punto di riferimento nel mio percorso letterario ed umano, e mi piace ricordarlo ripubblicando qui di seguito una recensione al suo ultimo splendido volume di poesie che lo rese felice quando ebbe modo di leggerla, mentre con tanta tristezza e nostalgia mi riecheggia nell’universo dei ricordi la sua voce dall’accento tipicamente Emiliano, quando mi ripeteva “Ci sentiamo allora lunedì per le ore 19:00…”
E puntualissima arrivava la sua telefonata quasi ogni settimana dedicata a bilanci, progetti, riflessioni sulle varie attività in corso, accompagnata sempre da un filo di sana ironia ma soprattutto da tanta saggezza. Purtroppo da oggi in poi devo prendere coscienza, con infinita tristezza, che quella telefonata non la riceverò mai più.
*Annella Prisco, scrittrice