Pier Franco Quaglieni, La passione per la libertà (Buendia Books, 2021)
Denso di spunti interessanti osservati da diverse, ma complementari angolazioni, il recente volume di Pier Franco Quaglieni “La passione per la libertà” che già nel titolo sintetizza l’anelito di libertà e di aspirazione a valori veri ed integri, aspetto che ha da sempre caratterizzato la formazione ed il pensiero dell’autore, figura di spicco nel panorama culturale nazionale ed estero, dal temperamento versatile in cui prevale uno spirito di coerenza che non si sottomette a compromessi, ed in cui alberga una costante aspirazione all’indipendenza.
Il volume si articola in cinque parti, in cui Quaglieni alterna ritratti di illustri personaggi del Novecento, da Philippe Daverio a Piero Ostellino, da Giampaolo Pansa a Giovanni Malagodi, per citarne solo alcuni, a riflessioni autobiografiche derivanti da esperienze di vita vissute, ricordi di intensi e significativi spaccati familiari e a cui si accompagna sempre la lucida analisi di guasti ed incoerenze della società contemporanea.
In particolare nell’ultima parte del testo l’autore analizza tematiche complesse e scottanti, come il problema dell’aborto, del pauperismo e della proprietà privata, fino a spingersi in profonde riflessioni morali sulla laicità e la religiosità.
Si tratta dunque di un volume completo, che coinvolge il lettore il quale può, in base ad un indice molto ben evidenziato e pubblicato nelle prime pagine, scegliere gli argomenti di maggiore interesse perché sono tutti capitoli autonomi e slegati tra di loro, anche se accomunati da quel file rouge che è proprio del pensiero di Quaglieni e che è perfettamente sintetizzato in una frase di Orwell che troviamo come epigrafe ad apertura del libro “Se la libertà significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuole sentire”.
*Annella Prisco, scrittrice