Nadia Buonomo e i suoi raggi di sole vissuti al di là delle frontiere
Nadia Buonomo è una scrittrice di origine partenopea, insegnante e poetessa che ama definirsi “gitana per amore”, visto che ha avuto e continua ad avere una vita molto movimentata dovuta ai suoi continui spostamenti per seguire la propria famiglia nei luoghi più diversi e reconditi del mondo.
Dopo aver vissuto in diverse città italiane e negli USA, attualmente risiede a Madrid dove si occupa di divulgazione della cultura italiana. L’attenzione all’unione familiare che è per lei il fondamento della propria armonia, non le ha impedito di avere molte soddisfazioni professionali: dopo la laurea in materie letterarie conseguita con il massimo dei voti, ha vinto una serie di concorsi nella scuola pubblica, divenendo insegnante della scuola primaria.
Si dedica alla scrittura e alla poesia da diversi anni: nel 2008, con la casa editrice italiana Il Ponte vecchio, ha pubblicato il romanzo “Fiori di carta”; le case editrici Papel y Lápiz (Nariño-Colombia) e Diversidad literaria (Madrid-España) hanno pubblicato sue poesie inedite in antologie poetiche internazionali.
È risultata finalista in numerosi concorsi letterari nazionali, vincendo premi, menzioni di merito e selezioni d’onore. Inoltre, collabora con il giornale online “è campania” per la divulgazione e diffusione della cucina regionale campana e con il giornale “La Voce d’Italia” con la rubrica “Al di là delle frontiere”.
Ama viaggiare e fare lunghe passeggiate nei boschi, suo habitat naturale preferito.
L’abbiamo incontrata per la rubrica “Invito alla lettura” e ci ha raccontato un po’ di se stessa e della prossima presentazione del suo ultimo romanzo “Raggi di sole”, pubblicato in italiano nel dicembre 2023 dalla G.C.L edizioni e che ultimamente è stato tradotto anche in spagnolo e presentato lo scorso maggio presso la Camera di Commercio italiana di Madrid.
Il romanzo è ambientato in un contesto legato all’Aeronautica Militare Italiana. Lì si muove la vita di Dania, una ragazza napoletana di diciassette anni in cerca del proprio posto nel mondo, in preda alle piccole grandi paure che la vita propone e alle scelte da fare per costruire il proprio futuro.
Un’esperienza inaspettata e tragica le indica, attraverso il dolore e la conoscenza con la morte, la strada giusta per affrontare la vita, con speranza e motivazione.
Una storia che vuole essere un monito per gli adolescenti che, a dispetto di qualsiasi epoca storica essi vivano, si scontrano sempre con un mondo che disillude e che atterrisce.
La vicenda personale di Dania porta il lettore a comprendere che solo attraverso le grandi prove della vita è possibile scoprire i motivi per i quali valga la pena lottare e continuare a vivere. Che il dolore è il prezzo da pagare per godere di un raggio di sole che vince il buio e rivela il cammino nel proprio personale percorso di vita.
Per gentile concessione dell’autrice, citiamo alcune righe del romanzo, in cui possiamo scoprire lo stile di scrittura e la poetica di Nadia Buonomo: «Era lì, seduta sulla panca di legno dell’ultima fila di quella piccola chiesetta sorta all’interno dell’aeroporto. Il volto nascosto dai capelli che liberi le scendevano giù a nasconderle il volto rigato dalle lacrime, a celare quell’espressione di dolore, di incredulità che ancora si palesava a chiunque la guardasse; le mani come un cuscino su cui appoggiare il peso di quel corpo che non trovava più sostegno, di quella testa che lavorava senza sosta pensando a lui, alla sua vita strappata, al loro amore rubato, alla vita che inesorabile andava avanti senza più senso sommergendola di paure e di incertezze per tutto ciò che sarebbe stato adesso, senza di lui, senza il suo raggio di sole».
*Elisabetta Bagli, poetessa, scrittrice