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Mario Attilieni, L’impero delle clessidre, (Libeccio Edizioni, 2022)

Primo volume di una trilogia fantasy ambientata in un medioevo magico e pagano, caratterizzato da forti tensioni sociali e politiche. Tra giganti, draghi e amazzoni

«Dante ripensò a quanto fosse vero quello che qualcuno gli aveva detto anni addietro: “Il mestiere di scrittore è la cosa più simile a essere Dio”. Era vero: decidi chi nasce e chi muore, cosa accade a chi. I destini delle persone. Lo scrittore è creatore e distruttore al tempo stesso, demiurgo e assassino a sangue freddo. Forse l’unico modo per cercare di capire Dio è quello di scrivere un libro».

“L’impero delle clessidre” di Mario Attilieni è il primo volume di una trilogia fantasy, che proseguirà con le opere “La vendetta degli Unicorni” e “La Profezia dell’Autunno”. L’autore ha creato un mondo complesso e dalla geografia ben definita – che si può anche ammirare nella mappa contenuta nel libro – e ne ha raccontato con dovizia di particolari le storie e le leggende; sono inoltre presentate delle tematiche socio-politiche che rendono il romanzo interessante e anche molto attuale.

Questo mondo fantastico è chiamato Zimania, ed è diviso in quattro regioni: la Morgania, a est, la Gianubia, a sud, la Vasazia, a ovest, e l’isola di Ebania, a nord; l’autore descrive le varie terre, molto diverse le une dalle altre così come i loro abitanti, e offre anche una storia delle colonizzazioni a cui sono state soggette: si era infatti svolta nel passato un’aspra lotta tra i Sidi, dei temibili conquistatori, e gli Aesi, gli autoctoni, che si era poi evoluta in una progressiva e inevitabile mescolanza tra i due popoli e nella proclamazione a Imperatore di Oriam Kelys, chiamato Oriam il Grande. La vicenda, però, non è incentrata solamente sulle articolate dinamiche politiche che spesso gettano Zimania nel caos; la storia infatti ruota intorno all’avventura straordinaria di Dante e di suo figlio diciottenne Achille. I due vivono una vita tranquilla nel mondo reale finché non vengono letteralmente risucchiati nel libro scritto da Dante come regalo per la maggiore età del figlio: questo romanzo non è altri che la storia di formazione del giovane Oriam, e del suo lungo e prospero regno. Dante si rende subito conto di trovarsi nel mondo da lui inventato; scaltramente, decide di incarnare il personaggio di Dante Rivolta, che nel libro aveva descritto molto simile a lui. Dopo aver convinto il figlio della veridicità della loro assurda situazione, l’uomo cerca un modo per tornare nella loro realtà: comprende di doversi impadronire dell’antichissima magia che lui, nel suo romanzo, aveva collocato presso l’Isola Sacra. Il viaggio per conquistare questa magia ancestrale sarà arduo e pericoloso; sono infatti trascorsi otto anni dalla fine del suo libro, terminato con la morte di Oriam il Grande, ed egli, da narratore onnisciente qual era, conosce molto delle dinamiche e dei segreti di Zimania ma non tutto: la storia da lui creata si è infatti evoluta spontaneamente e indipendentemente dal suo volere. 

In un romanzo ricco di azione e di inventiva si riflette sulle responsabilità e sui limiti della creazione letteraria, e si presenta una vicenda che promette avventure entusiasmanti tra storie d’amore, magia, creature fantastiche e violente lotte per il potere.

SINOSSI DELL’OPERA. In occasione del suo diciottesimo compleanno, Achille riceve un libro che suo padre Dante ha scritto per lui. All’improvviso, per magia, vengono catapultati all’interno del libro stesso, in un mondo immaginario e fantastico, popolato di dame e cavalieri, draghetti volanti, Giganti, Amazzoni, Unicorni e particolari creature elfiche, chiamate Linchetti. Un Continente suddiviso in quattro regni, governati da quattro cugini, sul piede di guerra gli uni contro gli altri per l’eredità del nonno, l’Imperatore Oriam Kelys.

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Mario Attilieni (Lucca, 1986) si laurea in Giurisprudenza e dal 2009 comincia la sua attività imprenditoriale nel settore delle calzature alla guida di una start up negli Stati Uniti; per il suo lavoro si divide tra Italia, Inghilterra e America. Nel 2004 vince il premio di poesia “Il Bonturo”.