La paura dell’infezione nei secoli
Renzo Tramaglino, in una strada di Milano, durante la peste, camminando disorientato in cerca di Lucia, incontra un passante (da “I promessi sposi” di Alessandro Manzoni, cap. 34°).
– Un cristiano, finalmente! – disse tra sé; e si voltò subito da quella parte, pensando di farsi insegnare la strada da lui … Renzo, quando fu poco distante, si levò il cappello … e andò direttamente verso lo sconosciuto. Ma questo, stralunando gli occhi affatto, fece un passo indietro, alzò un noderoso bastone e voltata la punta, che era di ferro, alla vita di Renzo, gridò: <<via! via! via>> …
…il prete, staccatosi dall’uscio, veniva dalla parte di Renzo, tenendosi, con gran riguardo, nel mezzo della strada. Renzo, quando gli fu vicino, si levò il cappello, e gli accennò che desiderava parlargli, fermandosi nello stesso tempo, in maniera da fargli intendere che non si sarebbe accostato di più. Quello pure si fermò, in atto di stare a sentire, puntando però in terra il suo bastoncino davanti a sé, come per farsene un baluardo…
Questi brani narrati nell’800 e ambientati nel ‘600 sembrano oggi attualissimi!
Quanta attualità in quelle descrizioni: il passante, terrorizzato dall’avvicinarsi di Renzo, ritenuto un untore; il prete che, con molta circospezione, cammina “con gran riguardo” al centro della strada, e che, pur continuando nella sua eroica missione tra i fedeli, senza praticare lo smart working che ancora non esisteva, con “il suo bastoncino davanti a sé” crea quel distanziamento fisico, anche chiamato impropriamente distanziamento sociale, attivando la principale azione di natura non farmacologica per il controllo dell’infezione.
D’altronde allora non si usavano le mascherine a milioni di esemplari, come le utilizziamo noi oggi, ma a tal proposito voglio riferirvi due episodi sconcertanti ai quali ho assistito:
Due signore con tanto di mascherina che si incontrano per la strada e, salutandosi e per meglio parlare, se le abbassano sul mento!
Un signore, sempre in strada, che, sul punto di starnutire, per non sporcare la mascherina, se la toglie, compie il misfatto e se la rimette soddisfatto!
C’è qualcosa che non va; tante persone, nonostante il bombardamento mediatico, non hanno ancora compreso con chi abbiamo a che fare.
Riparlando del Manzoni, mi viene in mente Don Ferrante, personaggio minore dei Promessi sposi, il tipico erudito di quei tempi, immerso nello studio di numerose discipline tra le quali la medicina, ma anche l’astrologia, dalla quale deduce, ahimè, come fanno ancora tanti nostri contemporanei, che tutti gli eventi che accadono sono causati dall’influenza delle stelle!, e, quando si scatena a Milano la pestilenza, non crede ai suoi effetti dannosi (ciò mi ricorda qualche governante dei nostri tempi).
“In natura – afferma – non ci son che due generi di cose: sostanze e accidenti; e se io provo che il contagio non può esser né l’uno né l’altro, avrò provato che non esiste, che è una chimera”.
Dà la colpa quindi, per ciò che sta accadendo, a complessi fenomeni astrologici, congiunzioni planetarie ecc. Alla fine, però, non avendo preso le precauzioni necessarie, morirà proprio per la peste, maledicendo tutti gli astri del firmamento.
A proposito di virus mortali, ricordo un film di SF “La guerra dei mondi”, pellicola del 1953 diretto da Byron Haskin, ispirato al romanzo del visionario H. G. Wells del 1897: l’umanità è indifesa contro gli invasori marziani, tutto ormai sembra perduto, gli alieni hanno armi potentissime, ma, alcuni giorni dopo l’inizio dell’invasione, in ogni continente della Terra, la gente vede con sorpresa che le macchine da guerra marziane stanno impattando al suolo per poi rimanere immobili: i potentissimi invasori stavano lentamente morendo; i marziani sono caduti vittima dei virus e dei batteri ai quali gli umani sono immuni; i microscopici organismi hanno salvato la civiltà umana.
Vediamo ora di non fare la fine dei potenti marziani; seguiamo i consigli delle autorità preposte; da parte mia, se non è proprio indispensabile uscire: #IORESTOACASA; se ti vuoi bene, lascia il virus fuori dalla porta, Resta a casa!
Opere citate:
Alessandro Manzoni – I Promessi sposi
H. G. Wells – La Guerra dei Mondi Film: “La guerra dei mondi”, 1953, diretto da Byron Haskin
*Pietro Zocconali, presidente Associazione Nazionale Sociologi, giornalista