La donna non si tocca nemmeno con un fiore
La mentalità di cercare attenuanti di fronte a evidenze certe di stupri ai danni delle donne è un retaggio culturale che affonda radici nell’oscurantismo medievale.
La donna è la madre e come tale sacra in qualsiasi età anagrafica e ruolo nell’ambito familiare e sociale.
La donna è potenzialmente scrigno di vita e come tale va rispettato e custodito.
Cercare il consenso da parte della donna per un rapporto sessuale è banalizzare, per giustificare atti immondi e lesivi da parte di maschi perversi vigliacchi e impotenti.
Dietro ad un ambiguo “consenso” esistono risvolti psicologici nella formazione della donna fin dall’infanzia in un mondo di maschi, che gestiscono il controllo giocando su diversi piani di relazione: amore e sottomissione, amore e paura, amore e possesso, amore e violenza.
Gli stupri si consumano anche tra le mura di casa protette dall’omertà’. In nome del “ti amo” e del “dovere coniugale”…Orrore!
Le bambine da secoli respirano l’ipocrisia della parità, facendosi belle secondo i modelli mediatici per piacere fra il retaggio antropologico della procreazione e quello di essere bella in un processo di identificazione, purtroppo altro da sé.
Schiavitù sordida quindi nella falsa libertà pilotata e controllata. La donna si trova a vivere un conflitto senza vie d’uscita, anche inviando messaggi che nulla hanno a che fare con l’invito di un atto sessuale…è unicamente ricerca di amore per vie non giuste, per mancanza di strumenti nella comprensione del linguaggio d’amore.
La donna non si tocca nemmeno con un fiore anche se sembra gradire le attenzioni…. non le sa né riconoscere né distinguere.
Non esistono donne “facili”, sono gli uomini a sporcarle segnandole per sempre.
W il rossetto w la minigonna w la scollatura e i tacchi 12…nella libertà di essere, di esporsi per sentirsi belle e desiderabili ma guai a chi le tocca!!! Sono mamme quelle che offrono il seno per nutrire un futuro uomo, non un bastardo non un assassino.
*Laura Margherita Volante, sociologa