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Kiribati, i tre fusi orari dell’arcipelago situato nell’Oceano Pacifico

Ogni anno, il 31 di dicembre, viene alla ribalta una nazione dell’Oceania, pressoché sconosciuta ai più, di nome Kiribati, uno stato insulare di quelli a rischio a causa dell’innalzamento del livello dei mari, dovuto allo scioglimento dei ghiacci polari; un paese con una popolazione di 120.000 abitanti, 30.000 dei quali residenti nella capitale dello stato Tarawa; una nazione sovrappopolata in rapporto ai kmq, con gravi problemi di acqua dolce. Da parte mia ne ho parlato su un mio libro del 2014 (“Nel presente tra presente e presente”, Book Sprint edizioni Salerno), ne riporto alcuni passi con alcune modifiche per attualizzare l’argomento.

La Repubblica di Kiribati è uno dei tanti stati insulari del Pacifico che ha la peculiarità di essere costituita da tre arcipelaghi, tanto lontani tra loro, che ognuno di essi usufruisce di un fuso orario. Cosa c’è di strano, sappiamo che tante altre nazioni, molto estese longitudinalmente, (ad es. USA, Russia) adottano diversi fusi orari. Il problema è che Kiribati, oltre che essere situata a cavallo dell’Equatore, fino a qualche anno fa era anche a cavallo della Linea di cambiamento di data, e i suoi abitanti, per dirla in parole povere, non sapevano mai in che giorno si trovassero.

Presentiamo i tre arcipelaghi: siamo in pieno Oceano Pacifico; iniziando da Ovest troviamo le Isole Gilbert (Gilbert Is.), nelle quali è situata la capitale; a 1300 km, grosso modo verso Est, sono situate le Isole della Fenice (Phoenix Is.), e ad altri 1500 km circa, sempre ad Est, le Isole Sporadi Equatoriali (Line Is.). I fusi orari adottati fino al 1995, rispetto al Meridiano Zero di Greenwich, erano rispettivamente: +12, -11 e –10.

Mi sta venendo il mal di testa solo pensando ai problemi di tipo politico, economico e sociale che dovevano avere gli abitanti di questo stato oceanico. Sentite a tal proposito cosa mi è successo: un giorno alzando la cornetta del telefono di casa, chissà come ho ascoltato la seguente telefonata tra due amici residenti in due arcipelaghi diversi di Kiribati (ma forse me lo sono sognato).

Il primo ad essere intercettato, un certo Natalino, dall’isola Christmas, nelle Sporadi Equatoriali, stava parlando in lingua gilbertese con un suo amico; era sabato e in quell’arcipelago erano le ore undici del mattino: 

– “Ok Gilberto, domani, quasi quasi, vengo a trovarti, mi sveglio di buon’ora, salgo su un aereo e stiamo insieme per il pranzo domenicale”.

Rispose Gilberto, residente a Tarawa, capitale di stato, sull’isola omonima nelle Isole Gilbert; il suo orologio cinese segna le ore nove del mattino: 

“Veramente… oggi è domenica; domani è lunedì e dovrò andare in ufficio….”.

In effetti, cercando di spiegare meglio il fenomeno, prima del 1995, se a Londra erano le 17 e gli inglesi stavano prendendo il the, nelle isole Gilbert erano le cinque del mattino del giorno successivo, mentre nelle isole della Fenice e nelle Sporadi Equatoriali erano rispettivamente le sei e le sette del mattino dello stesso giorno di Londra.

Le autorità gilbertesi, finalmente, decisero di risparmiare sulle aspirine e, in occasione dell’imminente cambio di Millennio (cosa c’entrava non si sa), d’accordo con gli organi internazionali, riuscirono a modificare il sistema adottando i fusi +12 (lo stesso di prima per le Isole Gilbert e la capitale), +13 (per le Isole della Fenice) e +14 (per le Isole Sporadi Occidentali), spostando considerevolmente ad Est la Linea di cambiamento di data.

I nostri amici gilbertesi, con questo aggiustamento innovativo del +14, hanno dato vita ad un altro fenomeno (non astronomico ma legale, naturalmente): quando è stata festeggiata la mezzanotte del nuovo millennio sul fuso delle Sporadi Equatoriali, a Pago Pago, giusto per fare un esempio, e sui paesi dell’Oceania che adottano lo stesso fuso (-11), erano le ore 23 del 30 dicembre, e per un’ora le due località hanno avuto due giorni di differenza. Ciò, dal 1995, accade tutti i giorni, naturalmente.

Una curiosità: in seguito a questo aggiustamento governativo, i cittadini di Kiribati residenti nei fusi ex -11 e -10 (sempre rispetto a quello di Greenwich), divenuti +13 e +14, le Isole della Fenice e le Sporadi Equatoriali, il 30 dicembre 1994, appena giunta la mezzanotte, hanno festeggiato il Capodanno 1995 saltando “a pie’ pari” il 31 dicembre. Riguardo allo sciuntato San Silvestro, giorno notoriamente feriale, una leggenda racconta che alcuni direttori del personale di certi uffici, gente notoriamente subdola e priva di scrupoli, hanno obbligato i propri impiegati a consumare un giorno di ferie poiché obiettivamente il 31 dicembre non risultavano presenti in ufficio. Un’altra curiosità: L’arcipelago delle Sporadi Equatoriali contiene a Nord due isole-atolli che giuridicamente non appartengono a Kiribati ma agli USA; di conseguenza appartengono al fuso orario -11 quello delle Midway (Isole Hawaii): tra l’isola-atollo USA di Palmyra e l’Isola-atollo Washington di Kiribati, distanti tra loro in linea d’aria circa 100 Km (ma forse è meglio dire in linea d’acqua!), ci sono 25 ore di differenza di fuso orario!!

Caro lettore, controlla in questo istante il tuo orologio; se sei in Italia e credo di sì poiché sto scrivendo in italiano e purtroppo la nostra bella lingua non è apprezzata in altre parti del mondo. Se il tuo orologio, ora italiana, fuso Europa Centrale, è posizionato tra le 11,01 e le 11,59 ed è quasi ora di pranzo, sulle Sporadi Equatoriali appartenenti a Kiribati è già il giorno successivo, è già domani (ore tra le 00.01 e le 00.59), e sulle Sporadi appartenenti agli USA, come a Pago Pago, gli abitanti forse sono andati già a dormire, ma è ancora il giorno precedente, è ancora ieri (tra le 23.01 e le 23.59). E adesso vediamo se avete ancora il coraggio di dire “al giorno d’oggi”; bisognerà optare per “ai nostri giorni”, poiché in ogni istante della nostra vita, sulla Terra sono sempre vigenti o due o tre date; consecutive, naturalmente.

Riassumendo e cogliendo l’occasione per augurare buon anno ai lettori, gli abitanti delle Sporadi Equatoriali di Kiribati, per primi hanno celebrato il 2021, e l’hanno fatto quando da noi erano le undici del mattino del 31 dicembre, e a Pago Pago e nelle Isole Midway erano ancora le undici di sera del 30 dicembre.

*Pietro Zocconali, giornalista, Presidente Ass.ne Naz.le Sociologi