Kall Edizioni, tra fumetti e altre meraviglie: intervista al collettivo di fumettisti romano
Come nasce Kall Edizioni? Kall Edizioni è un collettivo di fumettisti di provenienza eterogenea. Alcuni di noi sono autodidatti, altri hanno frequentato la Scuola Romana del fumetto, formandosi sia come sceneggiatori che come disegnatori. Ed è proprio nelle aule della SRF che si sviluppa il nucleo del collettivo, in un afoso pomeriggio di giugno in cui Irene Caltabiano, Stefano Speranza e Marta Giorgi, decisero di trasformare un esercizio di sceneggiatura in qualcosa di molto più strutturato e concreto.
Il collettivo ha una linea editoriale? Quanti fumetti avete pubblicato al momento? Al momento abbiamo pubblicato “Global Warning” e “I.O.T- Infernet of things”, entrambi fumetti con tematiche sociali o comunque legati all’attualità. Al di là del genere, ci piace avere uno sguardo originale sul mondo che ci circonda, suggerendo al lettore continui spunti di riflessione.
Di cosa parlano rispettivamente i fumetti e dove si possono trovare? I.O.T, nostra ultima uscita, è un volume antologico di quattro storie, quattro pillole visionarie che analizzano il rapporto tra uomo e macchina. La sfida di “I.O.T Infernet of things”, soprattutto in anni particolari come questi, è porre l’attenzione sul ruolo della robotica (e domotica) e della tecnologia nella società presente e futura; I.O.T strizza l’occhio alla serie tv Black Mirror, volendo traghettare quel tipo di inquietudine da una tavola all’altra e allo stesso tempo desidera indurre il lettore a un’analisi personale e sociale della relazione sempre più simbiotica con la rete e la tecnologia intelligente. L’iperconnessione può infatti rivelarsi il nostro più grande vantaggio così come una gabbia dorata in cui l’umanità si è rinchiusa con le sue stesse mani. Una sorta di inferno, ricollegandosi al gioco di parole del titolo.
E Global warning? Global Warning invece è un thriller urbano. La città di Roma è scossa da una serie di omicidi portati avanti da una misteriosa setta guidata dall’Untore, un uomo mascherato che fornisce informazioni e mezzi per vendicarsi a persone che hanno subito pesanti ingiustizie. I quattro elementi naturali saranno l’arma della nuova peste. Ma qual è il vero disegno dietro a queste rivendicazioni?
Il fumetto si ispira principalmente a V per Vendetta di Alan Moore e David Lloyd (con molta umiltà ovviamente) ed è una critica a quella fetta di potere senza scrupoli, che passerebbe sopra tutto e tutti per il dio denaro. Anche a discapito della sua stessa sopravvivenza. Come fil rouge, c’è la critica all’inquinamento ambientale e alle sue derive. Potete trovare entrambi su Amazon, sia in eBook che in formato cartaceo.
Perché creare un collettivo? Crediamo molto nel detto “l’unione fa la forza” e nella bellezza della diversità. L’eterogeneità di stili ed espressione, nel disegno come nella sceneggiatura, regala ricchezza a un’opera. Fra l’altro, tantissimi artisti e fumettisti sono partiti da realtà simili, che si sono in seguito evolute in case editrici o hanno consentito agli artisti di affermarsi anche come singoli.
Fra l’altro, la produzione indipendente non ha nulla da invidiare ai volumi che possiamo trovare in libreria. Anzi, a volte è persino più originale perché libera da determinati schemi.
Progetti futuri? Molti progetti bollono in pentola! Per quest’anno ci sono già in programma altri due volumi e stiamo già stilando il calendario per l’anno prossimo. Il progetto più importante che vogliamo realizzare sul lungo periodo è istituirci come una vera e propria realtà editoriale. Nel frattempo, non vediamo l’ora che riaprano le fiere per espanderci e farci conoscere in maniera tentacolare (non per niente la nostra mascotte è un calamaro).
Se qualche disegnatore o autore fosse interessato a unirsi al nostro team non vi resta che seguirci sulle nostre pagine social o contattarci alla nostra mail collettivokalamaro@gmail.com.
*Roberto Sciarrone, direttore responsabile di Verbum Press