Intervista a Corrado Ferlaino
>> trenincorsa 2.0
In questi mesi complicati e particolari, costellati purtroppo dalla scomparsa di tante figure, anche il mondo del calcio non ne è stato risparmiato… A distanza di poche settimane l’improvvisa fine di Maradona, icona di un’indimenticabile stagione calcistica, e poi quella di Paolo Rossi, il cui volto sorridente ed umano ci riporta alla felice stagione dei mondiali dell’ottantadue! E quindi la mia scelta di riproporre in questo momento l’intervista a Corrado Ferlaino, tratta dal volume Trenincorsa (2008), certamente non è casuale!
Sempre brillante, con una vivacità a cui si accompagna una discreta dose di autoironia, Corrado Ferlaino mi riceve nell’accogliente salone della sua dimora al Corso Vittorio Emanuele e rivendica in modo determinato e convinto il forte amore che lo lega alla sua Napoli affermando: “Ho provato, intorno agli anni ottanta, a lasciare per un periodo la mia città, ma la forte nostalgia che avvertivo standone lontano mi ha spinto a tornarvi rapidamente. “Oggi Napoli è sotto i riflettori, ma purtroppo non sempre in veste positiva. Si sottolineano e si evidenziano tutti gli aspetti peggiori della città, col risultato di un’immagine che respinge il turismo e spesso incide negativamente sul modo di vivere degli stessi napoletani.
Lei come vive questo momento storicamente così complesso? Napoli è una città dalla spiccata personalità, e come tutte le persone dal forte carisma ha anche dei fatti negativi. Io non avverto tutta questa negatività perché ritengo che molte delle problematiche si possano aggirare. Certo va detto che ci sono molte Napoli diverse nella stessa città e forse la Napoli che io vivo non ha tutti questi guasti. E’ una città dai più volti e questo la rende particolarmente indefinibile, ma altresì affascinante…Anche la “napoletanità” è qualcosa di vago e di imprecisato, su cui i pareri sono diversi e contrastanti.
Lei quindi, nonostante tutto, è contento di vivere a Napoli? Per me è bello vivere in questa città che io considero come una primadonna, una star… E’ vero che se succede qualcosa ad una primadonna si accendono i riflettori. Tutto quello che succede a Napoli va in prima pagina…con un accanimento esagerato a fustigare la città e a volerne demonizzare gli aspetti peggiori… Oggi c’è il problema della monnezza, ieri c’era il terremoto, ieri l’altro il colera…E se andiamo indietro nei secoli, vediamo che in ogni periodo storico c’è stato qualcosa.
La chiacchierata continua piacevolmente e si affaccia Roberta, compagna di vita di Ferlaino, che con l’eleganza che la caratterizza sa intrecciare le sue origini milanesi con la passionalità propriamente meridionale. Sorseggiamo insieme un caffè e la conversazione si sposta sulle possibilità di trovare una strategia per risollevare le sorti della nostra città. L’espressione di Ferlaino per qualche attimo si oscura e nello sguardo, fino a pochi attimi fa sorridente ed entusiasta, si coglie una nota di dissenso: “Purtroppo – aggiunge- la classe politica non ha mai aiutato Napoli in un processo di risalita, ed oggi meno che mai… Non ho mai fatto politica, perché sono nato come imprenditore e continuo in questo senso. Avevo diciotto anni quando già lavoravo nell’edilizia con mio padre, dandogli una grossa mano nella progettualità. Faccio da ingegnere, da architetto, ma soprattutto da imprenditore, essendo questa la mia vera passione…”
E il pallone, il mondo del calcio, al quale lei ha dedicato gran parte della Sua vita essendo stato per lungo tempo Presidente del Napoli, che posto occupa nella sua vita? Sicuramente è stato un mondo che mi ha dato grandi soddisfazioni, avendo vinto due scudetti, Coppa Uefa, ecc…Negli anni del Calcio ho molto abbandonato il mio lavoro ed oggi sono contento di essere tornato alla mia vera vocazione, perché fare l’imprenditore è per me quasi una malattia… Credo che nella vita quello che veramente conti per ognuno sia di seguire la propria vocazione.
Ed una previsione sul futuro del Calcio Napoli, oggi che dopo vari sforzi la squadra è tornata in serie A? Il Calcio Napoli andrà sicuramente bene, perché ha un pubblico che lo segue con forte interesse e poi c’è stato un ritorno finanziario importante. I nuovi Dirigenti, De Laurentis, Marino, stanno costruendo bene per la ripresa della squadra. Anche al Calcio bisogna pensare con positività…”.
Mentre mi accingo a congedarmi da casa Ferlaino, avverto la sensazione di aver ricevuto un’iniezione di ottimismo, il che non guasta in un momento in cui sembra di raccogliere in città soltanto cocci di malumore e insoddisfazione. E non posso fare a meno di formulare un’ultima domanda.
Ma ingegnere, mi può rivelare il segreto della sua positività? In Brasile tutti dicono VIVA LA VITA ed io amo la vita, amo vivere, qualsiasi giornata… Anche quando spunta la giornata no… Qualsiasi giorno per me è da amare e da vivere a pieno!
*Annella Prisco, scrittrice, critico letterario, funzionario Regione Campania cultura