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Importanza della lettura e nuove tipologie di lavori

“Sono d’accordo per la promozione della lettura di libri; nella mia biblioteca ne ho quasi seimila tra i quali molti di autori francesi, dai classici dell’ottocento a quelli più recenti”

Il 18 gennaio 2024, sono stato invitato, a Roma, in una sala di Palazzo Marescotti-Maffei in Via della Pigna, 13/a, in occasione della manifestazione lanciata in Francia, dal titolo “Les Nuits de la lecture”, Rencontre ’’Le corps dans toutes ses formes’’; riporto l’invito in francese.

Présentation de Claudio d’Alelio Marescotti, Avec Elena Datrino et Tiziano Todi auteurs du livre  «Facce da Blogger». Le Sociologue e journaliste Pietro Zocconali, président ANS ’’Associazione Nazionale Sociologi’’ e la Critique d’art et journaliste Carla Guidi parlerons sur la thématique de la créativité et le travail comme adaptation/ transformation dans le ’’Corpo gioco al Corpo in gioco’’. La lecture du comédien Raphaël Cavellec d’un extrait de «Les imaginaires des corps dans la relation littéraire: Approche socio-imaginaire d’une corporéité partagée», auteur Claude Fintz.

Ho partecipato con piacere ai lavori ed ho ringraziato in particolare gli amici, compagni di tante manifestazioni culturali, il dr Claudio D’Alelio Marescotti e la prof. Carla Guidi.

Per i particolari, riporto parte della mia relazione:

Sono d’accordo per la promozione della lettura di libri; nella mia biblioteca ne ho quasi seimila tra i quali molti di autori francesi, dai classici dell’ottocento a quelli più recenti.

A proposito del “porto delle nebbie”, citato dal dr D’Alelio Marescotti, vorrei iniziare da Georges Simenon, il grande e prolifico scrittore francese del ‘900; ha scritto più di cento libri, tra i quali: “Il porto delle nebbie”, in Italia: “Maigret e il porto delle nebbie”(1). Di quello ho una copia anastatica in italiano dall’originale del 1933. In quel libro, Simenon, con la sua famosa creatura, il commissario Jules Maigret (in Francia interpretato tra gli altri da Jean Gabin, in Italia da Gino Cervi), ci fa vivere in un’atmosfera incredibile, soprattutto per noi che a Roma la nebbia non la vediamo quasi mai. A tal proposito, alcuni anni fa, a Parigi, al Museo Marmottan, ho ammirato il dipinto “Impression, soleil levant”, di Claude Monet; un dipinto piccolo ma di un valore inestimabile, che rappresenta un porto immerso nella nebbia del primo mattino, in attesa, pensai io, di una giornata di sole.

Parigi, in effetti, la conosco da prima di molti di voi qui presenti: ci sono stato, per la prima volta, nel maggio del 1973, in viaggio di nozze,”J’aì été a Paris pour la premiere fois en lune de miel”. In seguito sono stato numerose volte in Francia, soprattutto a Parigi, sia in vacanza che per lavoro.

Nel mio ultimo libro, “Nel presente tra presente e presente”(2), come il grande Jules Verne, ho parlato anch’io di un giro del mondo, effettuato, al giorno d’oggi, in soli 6 giorni (invece che in 80), per dimostrare, attraversando i vari fusi orari e la Linea di cambiamento di data, che l’eroe di Verne, Phileas Fogg, aveva guadagnato un giorno, viaggiando intorno al pianeta procedendo in direzione est (3).

E che dire dei capolavori di Victor Hugo: Le miserable(4), Notre-Dame de Paris(5), dal quale, nel 1998, Luc Plamondon ha ricavato uno spettacolo con le musiche dell’artista italo – francese Riccardo Cocciante, un musical che sta ancora facendo il giro del mondo (i testi in italiano sono del grande Pasquale Panella).

Tra i vari incontri culturali ai quali ho partecipato di recente, il 2 dicembre, presentata, tra gli altri, da me, è stata inaugurata a Roma la mostra “Dal Corpo/Gioco al Corpo in Gioco, Arte, immaginario e linguaggi nella costruzione del Sé”, presso il “Lavatoio Contumaciale”; tra i partecipanti, Claudio D’Alelio Marescotti, Carla Guidi, Mauro Pallotta /Maupal, pittore street artist.

Si è parlato dei nuovi mestieri che oggi stanno andando molto di moda. In particolare quello del tatuatore: fino a qualche decennio fa si tatuavano soltanto i carcerati ed alcuni lavoratori tipo i marinai (vengono subito in mente le ancore tatuate sulle braccia di Braccio di ferro, personaggio in cartone animato, creato negli USA da Segar, che nel 2029 compirà 100 anni). Ora, come scrissi alcuni anni fa, si tatua anche la “casalinga di Voghera”. Uno dei tatuatori più conosciuti in Italia è il mio amico Marco Manzo, con il quale collaboro da anni. Un altro mestiere che sta prendendo piede da qualche decennio è quello dello street art; Maupal, al secolo Mauro Pallotta, che ho il piacere di conoscere da qualche anno, è uno dei più quotati in Italia (di recente è stato ricevuto da Papa Francesco in merito ai suoi lavori).

Questi due mestieri emergenti, molto creativi, sono esercitati da veri e propri artisti. Di questi tempi è molto importante riuscire a creare nuovi posti di lavoro: già in un precedente convegno, da me organizzato presso l’Università Sapienza di Roma, si era parlato di questi nuovi mestieri che hanno aperto a numerosi posti di lavoro, in Italia e nel mondo.

Ma sono veramente mestieri nuovi?

Al Museo archeologico dell’Alto Adige, a Bolzano, è esposto il corpo di un uomo chiamato Otzi, una mummia di circa 5.300 anni fa; ebbene Otzi era ricoperto di tatuaggi! E che dire a proposito di disegni sui muri, vogliamo ricordare le molte pitture rupestri risalenti alla preistoria a partire dal Neolitico? “La straordinaria testimonianza della Valcamonica, dove decine di migliaia di incisioni, sulle rocce, rappresentano figure antropomorfe, zoomorfe, scene di vita quotidiana …”(6)

Il12 giugno 2023, a Roma, in un sede del Parlamento, si era tenuta la conferenza/dibattito dedicata alla sofferta vivibilità cittadina ed altre questioni affini che si riflettono nelle moderne forme espressive dei tatuatori e della sempre più diffusa Street Art. L’occasione per presentare il libro di Carla Guidi, “Città reali, città immaginarie”(7) che permette un’analisi puntuale delle diverse problematiche. Il testo riporta due introduzioni, la mia e nientemeno quella di Franco Ferrarotti, il più importante sociologo italiano, famoso a livello internazionale (in politica è stato eletto per una legislatura nel Parlamento italiano ed ha inoltre lavorato per qualche tempo come diplomatico a Parigi). Hanno relazionato l’On.le Roberto Morassut, Deputato alla Camera; Massimo De Simoni, Presidente Associazione Etica; il sottoscritto, il dr Claudio d’Alelio Marescotti, e Carla Guidi, autrice del libro. Presenti, tra gli altri, gli artisti già citati, Marco Manzo e Maupal. 

Chiudo il mio intervento con un ricordo di diversi anni fa: ero a Londra con una mia amica di lingua inglese; parlavamo dei nostri studi scolastici inerenti la lingua Francese, e insieme, con il sorriso sulle labbra abbiamo cantato:

“Alouette gentille alouette, alouette je te plumeraije te plumerai  la tete je te plumerai  la tete….”(8).

Note bibliografiche e sitografiche:

(1) Georges Simenon, “Maigret e il porto delle nebbie”, Mondadori.

(2) Pietro Zocconali, “Nel presente tra presente e presente”, BookSprint, Sa, 2014.

(3) Jule Verne, “Il giro del mondo in 80 giorni”, Boschi, Mi, 1959; “Le tour du monde en 80 jours”, Classique Francais, Paris, 1994.

(4) Victor Hugo, “I Miserabili”, Swisse book, 2021.

(5) Victor Hugo, “Notre-Dame de Paris”, La Repubblica, Rm, 2003.

(6) Alessandra Manfredini “Il Neolitico in Europa”, in “La Storia – L’origine dell’umanità”, CorSera, Mi, 2016.

(7) Carla Guidi, “Città reali, città immaginarie”, I Robin&sons, To, 2018.

(8) https://it.wikipedia.org/wiki/Alouette_(filastrocca)

*Pietro Zocconali, presidente Assoc. Naz.le Sociologi, giornalista