DanteSat: La Divina Commedia diventa un satellite
Letteratura e Scienza si uniscono per consegnare Dante Alighieri alla storia, non più del solo pianeta Terra, ma dell’intero Universo
Ospiti della Società Dante Alighieri, Scripta Maneant Editore, Human Space Services e Nanoracks Europe hanno presentato il 3 novembre scorso il progetto Divina Commedia “DanteSat”, ultima opera del professore Emilio Pasquini, in occasione del lancio del satellite che contiene una copia dell’opera. Il satellite con registrazione scientifica, infatti, custodirà per sempre la copia in supporto aureo dell’intera Commedia, con incisi i nomi dei sostenitori che hanno supportato la storica iniziativa.
Ad annunciare l’inedito traguardo progettato in occasione del 700° anniversario di Dante Alighieri, alcune tra le maggiori professionalità italiane della cultura e della ricerca. La missione spaziale, partita il 18 novembre, è stata possibile grazie alla stretta collaborazione dei massimi esponenti delle discipline umanistiche, tecnologiche e scientifiche. La nuova edizione della Divina Commedia, cha sarà custodita all’interno del DanteSat, è la pubblicazione di pregio della Casa editrice bolognese Scripta Maneant, rinomata per le epocali campagne fotografiche e le relative edizioni che hanno permesso la salvaguardia di inestimabili tesori del patrimonio culturale italiano, come la Cappella Sistina in Vaticano.
Il volume ha un particolare valore contenutistico e simbolico in quanto è l’ultima Divina Commedia commentata dal prof. Pasquini, il più grande dantista italiano che, congiuntamente ai prof. Giuseppe Ledda e Giancarlo Benevolo, illumina di nuove intuizioni interpretative il percorso infinito del Sommo Poeta. Luce che i disegni di Federico Zuccari riverberano e amplificano aggiungendo Arte ad Arte.
«Sapevamo che ci sarebbero state molte edizioni della Divina Commedia in uscita per il 700° anniversario di Dante Alighieri e volevamo realizzare qualcosa di totalmente diverso e unico. – ha affermato Giorgio Armaroli, CEO di Scripta Maneant – Abbiamo tratto ispirazione per il DanteSat dal Canto 22 del Paradiso, quando Dante è tra la vastità delle sfere del cielo e dei pianeti, guarda la Terra ed è colto alla sprovvista dalla sua piccolezza».
Il rilascio del DanteSat, che viaggia a bordo della missione SpaceX-26 verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), è reso possibile dall’utilizzo del Deployer CubeSat (NRCSD), tecnologia sviluppata e prodotta da Nanoracks Space Outpost Europe di Torino. Il DanteSat, una volta in orbita, sarà sempre rilevabile dalla Terra grazie alle particolari superfici della vela Artica, che ne permette la rilevazione tramite semplici telescopi e manovre in orbita senza l’utilizzo di propulsione.
All’incontro per celebrare il più grande dantista italiano svoltosi alla Società Dante Alighieri – che ha accolto il progetto DanteSat condividendone i valori fondamentali – si sono unite, tra gli altri, Fiorella Rotili Pasquini, prima allieva del prof. Pasquini, la cui collaborazione è stata preziosa per la realizzazione della nuova edizione della Divina Commedia, e Veronica La Regina, CEO di Nanoracks Europe, la quale ha dichiarato che «l’ispirazione di questa missione viene dalle discipline umanistiche e le tecnologie spaziali la rendono possibile. Ecco perché oggi lo Spazio sta decisamente offrendo la possibilità di sognare ad occhi aperti!».
*Mary Attento, giornalista