Come incide la dieta sul sistema immunitario?
Durante i mesi scorsi, così intensi e drammatici, abbiamo compreso come l’aggravamento dei pazienti contagiati da Coronavirus dipenda da uno stato di infiammazione profonda che altera la risposta del sistema immunitario.
E quindi da un lato occorre mantenere il rispetto delle regole: distanziamento sociale, utilizzo delle mascherine in luoghi affollati, igiene delle mani e soprattutto evitare contatti con altre persone se si hanno: temperatura al di sopra dei 37.5 gradi e sintomi da raffreddamento (tosse, raffreddore etc).
Dall’altro è importante cercare di rinforzare il sistema immunitario anche attraverso una corretta alimentazione. Se infatti le carenze nutrizionali possono compromettere la risposta immunitaria e rendere il soggetto maggiormente esposto alle infezioni, un buono stato nutrizionale può invece prevenire la comparsa di malattie.
Molti non sanno che circa l’80% delle cellule immunitarie risiede nell’intestino, il cosiddetto microbiota intestinale, ovvero quell’insieme di micro organismi che regolano molte funzioni e generano una risposta contro gli agenti patogeni.
L’efficienza di questa attività dipende dalla varietà di alimenti e nutrienti che introduciamo con il cibo.
L’IMPORTANTE FUNZIONE DEGLI ANTIOSSIDANTI
Gli antiossidanti sono molecole che aiutano l’organismo a difendersi dallo stress ossidativo e al danno prodotto dai radicali liberi, inoltre, favoriscono l’organismo a difendersi dall’attacco di agenti nocivi. I più potenti sono:
BETACAROTENE (precursore della vitamina A) indispensabile perché mantiene l’integrità di cute e mucose, che sono la prima barriera verso i patogeni esterni; si trova maggiormente nell’olio di fegato di merluzzo, carote, peperoncino, zucca, albicocche, pomodori maturi, broccolo, cavolo verde e prezzemolo.
VITAMINA C, è una vitamina idrosolubile che la specie umana non è in grado di sintetizzare e quindi deve essere introdotta attraverso gli alimenti, ma quasi tutta la frutta e la verdura ne contengono in quantità differenti. È molto importante perché a livello intestinale aiuta l’assorbimento del ferro, oltre ad avere un’importante attività antiossidante. la troviamo ad esempio: in peperoni, peperoncino, prezzemolo, rucola, crucifere (cavolo, cime di rapa, broccoli, verza), fragole, ciliegie, kiwi e agrumi.
VITAMINA D, è oggi ritenuta un vero e proprio ormone per il ruolo importante che svolge anche a livello immunitario. È una vitamina che per 1/3 dobbiamo introdurre con l’alimentazione e per 2/3 viene sintetizzata nella pelle dopo esposizione alla luce solare. La forma che noi introduciamo con gli alimenti è contenuta nel pesce azzurro, in tonno e salmone, tuorlo d’uovo, latte, yogurt formaggi e burro. I funghi rappresentano l’unica fonte vegetale.
VITAMINA E: olive, arachidi, mais, olio extravergine d’oliva, avocado, frutta secca, cereali integrali, curry.
GLUTATIONE: prodotto dal nostro organismo si trova anche in alcuni vegetali tra cui spinaci, asparagi, pesche, mele, avocado.
POLIFENOLI: sono dei modulatori del microbiota intestinale e si ritrovano in quantità più elevata in frutti rossi come: more, mirtilli, lamponi, ribes e verdure crude. Una buona quantità si può assumere con un buon olio extra vergine di oliva (3 cucchiai) che contiene anche sostanze che hanno un potere antinfiammatorio paragonabile a quello dell’ibuprofene (antinfiammatorio).
ACIDI GRASSI POLI- INSATURI OMEGA 3, il capostipite della famiglia è l’acido alfa linoleico che l’organismo non è in grado di sintetizzare ed è quindi un nutriente essenziale, che deve essere necessariamente introdotto con la dieta. Si trova soprattutto in alcune tipologie di frutta secca (ad es noci) e di semi oleosi (es semi di lino).
Per mantenere sano l’intestino è inoltre necessario assumere regolarmente alimenti cosiddetti PROBIOTICI, come lo yogurt e il kefir, il tempeh, i crauti e la soia fermentata. Ma per vivere e proliferare i probiotici hanno bisogno di un corretto nutrimento ovvero i PREBIOTICI cioè fibre alimentari non digeribili.
Gli alimenti da consumare invece in piccole quantità, che potrebbero ridurre le difese immunitarie sono: il sale e lo zucchero raffinato in eccesso, così come l’eccesso di alcol. È fondamentale la qualità degli alimenti, da preferire: gli alimenti freschi non processati e senza additivi, zuccheri o eccesso di sale.
Una buona salute del nostro intestino è dunque importante sia perché in esso risiede buona parte del sistema immunitario sia perché attraverso l’intestino possiamo assorbire tutti i nutrienti necessari. Oltre all’intestino è importante il ruolo di tutto l’apparato digerente, a partire dalla masticazione che deve essere lenta; è rilevante anche la postura che si mantiene quando si mangia e il modo di respirare.
Per concludere, queste linee generali non sono adattabili a tutti indistintamente; occorre considerare il proprio personale stato di salute, l’età ed eventuali intolleranze. Poiché la buona tavola ha comunque un impatto positivo sullo stato di benessere, che a sua volta contribuisce all’attività del sistema immunitario, se ogni tanto si trasgredisce mangiando un piatto di tagliatelle al ragù o qualche fetta di mortadella, con un buon bicchiere di vino, certamente non succede nulla se non l’aver guadagnato un sorriso in più.
*Marcella Camellini, Medico Dirigente della struttura complessa di Cardiologia Ospedale di Sassuolo, Coordinatore del training site per la rianimazione cardiopolmonare per American Heart Association e Responsabile del Centro di Simulazione Medica Ospedale di Sassuolo, Responsabile Scientifico del Centro Salute & Formazione