Celebrato a Roma il Premio “Antonello”, festa dell’eccellenza culturale siciliana
Il nostro direttore, Roberto Sciarrone, premia Domenico Interdonato
Nello splendido scenario della Basilica di San Marco in Campidoglio di piazza Venezia a Roma,gremita come non mai, si è tenuta- solenne e festosa insieme- la cerimonia del prestigioso Premio “Antonello da Messina” promosso dall’omonima associazione culturale. Il premio è intitolato a Gioacchino Toldonato, che lo ideò nel 1998 per rendere omaggio a personalità che “con la loro specifica attività hanno recato lustro, anche fuori dalla città natale, alla terrà d’origine”, cioè Messina e la Sicilia, luoghi simbolo del sommo Antonello.
Una trentina i premiati di questa edizione, caratterizzata da una visione intergenerazionale e dallo spirito gioioso dello scambio culturale, come ben evidenziato nella sua introduzione da Milena Romeo, che ha coordinato la vivida cerimonia, cadenzata dalle letture dei curricula e delle motivazioni da parte di M.T. Muscianisi, dirigente dell’”Antonello”, e dall’attrice Irene Muscarà. La serata è stata introdotta dall’intensa esibizione del maestro Giovanni Mirabile, all’organo, e da Enrico Torre, controtenore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Dopo i saluti di Mons. Renzo Giuliano, l’assessore comunale alla Cultura, Vincenzo Caruso, che ha rappresentato il sindaco Federico Basile, si è soffermato sul progetto legato al “brand” Antonello da Messina, che prevede iniziative culturali di grande respiro.
Il mondo del giornalismo, sia di carta stampata che televisivo, ha avuto come protagonisti le due voci dei tg Rai Giovanna Cucè e Tindara Caccetta, Rosario Pasciuto della Rtp, il veterano Sandro Rol (rappresentato da Franco Calabrò), Nuccio Anselmo, vicaposervizio della “Gazzetta del Sud”, che ha voluto ricordare l’impegno di tanti cronisti impegnati in Sicilia a difesa della legalità e nelle battaglie antimafia
Lunghi e calorosi applausi hanno accompagnato il grande attore e regista Gabriele Lavia, di origini siciliane, che ha premiato Ninni Panzera, storico segretario di Taormina Arte, e lo “squalo dello Stretto” Vincenzo Nibali, che ha ricevuto il premio per la sua leggendaria carriera di ciclista capace di vincere due Giri d’Italia, un Tour e la Vuelta, e per il suo costante impegno sociale. “Non potevo mancare perché il Premio mi lega fortemente alle mie radici messinesi, città del cuore e del mio mare, dove torno appena posso”, ha detto il campione ricevendo l’onorificenza dal giornalista peloritano Gaetano Barresi del Gr1. Commozione per la premiazione del veterano, il prof. Francesco Mercadante, 97 anni, intellettuale, filosofo e grande studioso del terremoto del 1908, che nel suo discorso ha evocato la Messina del suo tempo, città capace di svelare luoghi e personalità “nascoste” che meritano di essere riscoperte. Così come meritano di essere valorizzate le gante potenzialità culturali attuali, come evidenziato da Lelio Bonaccorso fumettista e illustratore che in città ha creato un laboratorio artistico, artista di fama internazionale così come la compagnia teatrale Scimone-Sframeli, eccellenza dello spettacolo peloritano. Premio per gli studi sulla Scuola di Antonello alla studiosa maltese Charlene Vella (presente con l’ambasciatore di Malta), per la fotografia al giornalista e fotografo palermitano Giovanni Franco, per gli studi criminologici a Silio Bozzi (già consulente di Camilleri). Premio per l’impegno religioso, culturale, sociale ai padri rogazionisti Mario Magro, rettore della basilica di S.Antonio, e Alessandro Polizzi (Ist.Cristo Re). Riconoscimenti al drammaturgo e scrittore Rocco Familiari, alle famiglie di Adolfo Celi (rappresentate dai figli Alexandra e Leonardo) e di Turi Vasile (rappresentata da Luciana), alla storica Michela D’Angelo (che ha reso omaggio a Giovanni Molonia), al giurista Giovanni Guzzetta.Premio giovami talenti al musicista Francesco Pirrone e al regista-attore Antonio Previti. Riconoscimenti “Città di Antonello” al giornalista Mimmo Interdonato che guida l’Ucsi-Sicilia: il premio è stato consegnato dal direttore di Verbum Press, storico e giornalista, Roberto Sciarrone; al fotoreporter Rocco Papandrea, all’artista Sigfrido Oliva e al giornalista Maurizio Licordari. Gran finale con la cassata Irrera, simbolo dell’eccellenza dolciaria messinese, così come il cadeau dolciario di “Non soloCibus”.
*Antonino Sarica, giornalista