Buon compleanno Regina della Pace. 1 agosto 1984 a Medjugorje il messaggio della Madonna
Il messaggio ricevuto dai veggenti lascia sorpresi sollecitando dibattiti, riflessioni e molti dubbi
A Medjugorje, il 5 agosto si vive ancor più intensamente in Festa con la Madonna. Si celebra il Suo compleanno. In quel luogo Divinamente magico della Bosnia-Erzegovina che ospita annualmente milioni di persone e giovani provenienti da ogni parte del mondo, il messaggio di Maria piena di Grazia e di Grazie, si rinnova ogni 5 agosto per la celebrazione del secondo millennio della nascita di Colei che fu concepita priva di macchia e peccato perché predestinata a divenire Madre di Gesù nostro Signore e Salvatore.
L’ 1 agosto 1984 la veggente Vicka ed altri cinque ricevono dalla Madonna un messaggio nuovo nella unicità del contenuto. La Madonna della quale la natività è ricordata dalla chiesa l’8 settembre come Beata Vergine Maria, esortava i Suoi figli a celebrarne la nascita in altra data: “il 5 agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Quel giorno Dio mi concede di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Prendete la vostra corona del rosario e pregate”.
Il messaggio ricevuto dai veggenti lascia sorpresi sollecitando dibattiti, riflessioni e molti dubbi. La Regina della Pace si manifestò secondo conferme sostenute da teorici medjugorjani altre volte con la medesima motivazione. In queste apparizioni delle quali la Chiesa non si è pronunciata, la Madonna si sarebbe soffermata ancora sul giorno della propria nascita avvenuta il 5 agosto di duemila anni prima. Lo rivelò anche al fondatore del Movimento Sacerdotale Mariano, don Stefano Gobbi sacerdote mistico e attivista scomparso a 81 anni nel 2011 a Milano. La Vergine Maria come Mamma dell’Amore appare dal 1992 a Marco Ferrari veggente di Paratico località in provincia di Brescia appartenente alla Diocesi di Bergamo, nella quale la diffusione di un movimento intensamente caritatevole ha favorito la realizzazione di strutture assistenziali e ospedaliere esportate anche in Africa e centro America.
Che si creda o meno alle rivelazioni ai veggenti, il 5 agosto rimane in ogni caso un giorno mariano per la celebrazione della Chiesa della Madonna della Neve. Un culto assai diffuso in Italia nel ricordo del manto bianco che avvolse il colle Esquilino in piena estate a Roma che spinse Papa Liberio ad ordinare nel quarto secolo d. C. la costruzione della Basilica pontificia di Santa Maria Maggiore.
Di rilevanza storica appare l’Omelia sulla Concezione di Maria Vergine da parte di Anna la madre L’omelia di Giovanni di Eubea, (+ ca. 750) offre la prima testimonianza nota sulla festa, che l’autore considera come prima (sdoppiata: concezione e nascita) tra le dieci celebrazioni che compendiano la storia della salvezza nel corso dell’anno liturgico (n. l0).
Inoltre Giovanni fa una chiara affermazione in favore della santità originale di Maria, declinando superlativamente la bellezza spirituale di Maria fin dal momento della concezione. Paradiso spirituale, proclamata beata dagli angeli e dagli uomimi. La creazione di Maria è il rinnovo di Dio della stessa creazione stessa. Maria è dunque un miracolo della grazia, operato da Dio senza intervento umano, ovviamente non nel suo corpo, bensì nella sua anima.
La festa della Natività della Madonna che le datazioni fanno risalire al V secolo a.C. a Gerusalemme è legata alla casa natale di Maria, chiesa oggi dedicata a Sant’Anna nei pressi dei ruderi della Piscina Betesda o Probatica (cfr. Gv 5,2). Una festa introdotta a Costantinopoli sotto l’Impero di Giustiniano. Diversamente Giovanni di Eubea nella propria omelia distingue l’indicazione storica conosciuta sulla festa della Concezione della Vergine, dalla festa della Natività. Una distinzione che sembrerebbe ispirata a tradizioni apocrife che fissavano il concepimento ai primi di maggio e la nascita l’8 settembre, dopo appena quattro mesi di gestazione. Circa il concepimento Giovanni di Eubea, fissa il 9 dicembre, data che sarà inserita nel calendario liturgico bizantino.
L’8 settembre, appunto come spesso è usuale per gli anniversari mariani ha origine in Oriente e si ricollega al Menologium Basilianum calendario che poneva in quei giorni l’inizio dell’anno ecclesiastico. Così la nascita di Maria va interpretata come una sorta di stella del mattino, titolo che spesso qualifica la Vergine, come annuncio della venuta del Salvatore, come aurora del sole di giustizia.
Secondo il Menologium Basilianum, sul piano celebrativo rimaneva più importante l’8 settembre, cui anche la Chiesa cattolica fa riferimento alla nascita della Vergine Maria, perché si poneva all’inizio dell’anno liturgico bizantino, nel quale l’evento della nascita della Madre di Dio si riallaccia agli albori della storia della salvezza. In questo alcuni studiosi avrebbero eccepito l’ordine attribuito da Giovanni di Eubea alla festa della Concezione al primo posto tra dieci celebrazioni che, dipenderebbe da un dato cronologico del concepimento della Madre di Dio, santità originaria.
Sostenere oggi che la Chiesa celebri il compleanno della Madonna l’8 settembre non risponderebbe a verità, sarebbe piuttosto una imprecisione. La Chiesa non indica quella data come giorno di nascita di Maria Santissima e, come abbiamo tentato di spiegare rifacendosi a Giovanni di Eubea, la celebrazione della Natività ricorda il giorno della dedicazione alla Beata Vergine della basilica di Sant’Anna a Gerusalemme, la cui edificazione nel IV secolo a.C. si colloca per tradizione nel luogo dell’abitazione di Sant’Anna e San Gioacchino, genitori della Madonna.
Tornando ai messaggi della Regina della Pace a Medjugorje sulla esortazione a celebrare la Sua nascita il 5 agosto in coincidenza con il giorno del miracolo della neve che ammantò il colle Esquilino a Roma, per chi come noi crede ed affida la vita ai Segni Divini, l’abbagliante luminosità del bianco della neve simboleggia la nascita della Madonna per scelta di Dio proprio il 5 agosto.
*Mimma Cucinotta, direttore responsabile Paese Italia Press