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“Blues”, il nuovo album di Drown

Folle e muto, espansivo e schivo allo stesso tempo, con il suo terzo lavoro Drown ci traghetta sulle coste statunitensi

E forse per questo amiamo il folle e il muto, con queste parole si chiude “BLUES” (Selvatico Dischi, 2022), terzo capitolo del viaggio targato Drown, all’anagrafe Alberto Bombarelli. Un disco che se si prescindesse dalla biografia potrebbe uscire dalla scena sperimentale di Chicago, dove il cantautorato si abbraccia con la forma libera del jazz, in un suono serpeggiante alla Gastr de Sol di David Grubbs.

Folle e muto, espansivo e schivo allo stesso tempo, con il suo terzo lavoro Drown ci traghetta sulle coste statunitensi, dove bagna i suoi panni nel cantautorato folk di culto e più malinconico: imponente l’ombra del primo Mark Lanegan e dei Red House Painters di Kozalek su tutto il disco (“The Hill”, “A Swan”), ma anche a ritroso ritroviamo echi di Joni Mitchell e Townes Van Zandt (“She Here”)

Così come nella musica, anche nelle parole Drown non si lascia imbrigliare dalla forma e lascia scorrere il suo monologo interiore in uno stream of consciousness bilingue. In questo disco sulla rinascita, non sempre indolore, e sul crescere, Bombarelli si interroga spesso sullo scorrere del tempo, sul ritmo delle nostre vite, spesso spezzato ( “A Swan”: When the time is on tempo, It always gets hijacked by the hacks). Tempo però che è anche maestro, e che ci fa riemergere con una nuova consapevolezza (Wish I knew what I wish I’d be).

“BLUES” dunque è il diario di bordo di un navigante folle, che viaggia di notte senza mappa guidato solo da un bieco bagliore all’orizzonte, dove abbondano visioni oniriche (“Domizia”). E se la vita, come rammenta Shakespeare, è il racconto di un folle pieno di urlo e furore, solo un altro folle può avere il privilegio di interpretarlo e farlo suo. Lasciamoci guidare allora avvolti dalle note di Drown, e godiamoci il viaggio, che è più importante della destinazione. Per questo, amiamo il folle e il muto.

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https://spoti.fi/3OjViKu

*Orazio Martino, music manager & promoter