“Apache” il nuovo singolo del chitarrista Maurizio Vercon. Feat Don Schiff, Paolo Muscovi
Intervista ai tre autori per Verbum Press
Maurizio Vercon, chitarrista, produttore, videomaker triestino, ha cominciato il suo percorso verso la musica come autodidatta con diversi stili. Il suo nuovo singolo “Apache” (feat. Don Schiff, Paolo Muscovi) uscito in radio e sulle piattaforme digitali il 28 luglio 2023 sotto l’etichetta storica Videoradio e Videoradio Channel edizioni musicali di Beppe Aleo è dal sapore hard rock.
Vercon ha all’attivo due CD strumentali distribuiti in tutto il mondo editi da Rai Trade/Videoradio (Everything is here 2006-For you feat Frank Gambale 2008) e uno nel 2019 (Slice of Heaven) pubblicato da VIDEORADIO. Inoltre, è presente con cinque brani in due compilation Rai Trade/Videoradio “fusion jazzrock &groove” vol.1 e 2. Nei suoi album hanno suonato artisti del calibro di Frank Gambale, Charlie Morgan, Ricky Portera, Luca Colombo, Maurizio Solieri, Andrea Innesto (Cucchia) e tanti altri. Nel 2006 ha realizzato la sigla per il programma “Speciale mondiali” in onda su RAI 2 (Too much easy but not easy- feat Andrea Innesto Cucchia).
Come è nata la tua passione per la musica? Da giovane, verso i 10 anni, vivevo in uno di due edifici speculari con in mezzo un cortile. C’erano un sacco di bambini e ragazzi che giocavano, ma tra tutti c’era un ragazzo più grande che un giorno tornò a casa con una chitarra. Io l’ho visto e sentito molte volte suonare e da quel momento è scattata la voglia di suonare. Da lì a poco i miei genitori mi fecero avere la mia prima chitarra, una Edo classica che diventò la mia compagna fidata per molti anni a venire.
Chi puoi considera tuo maestro? Sono un autodidatta e quindi non ho avuto un maestro ma posso dirti che considero tali molti chitarristi, sia stranieri che italiani, a cominciare da Maurizio Solieri, Ricky Portera, Dodi Battaglia, Luca Colombo… e poi Steve Vai, Malmsteen, Steve Lukather… insomma, veramente tantissimi.
Quali sono le tue fonti di ispirazione? A ma piace molto stare a casa a comporre, suonare, arrangiare. Da questo punto di vista sono molto fortunato perché non ho un modo operativo uguale per tutti i brani. Capita spesso che suonando, o semplicemente allenandomi, esca qualcosa che cattura la mia attenzione, sento subito quel momento dove penso che quella frase, quel riff, potrebbe diventare un’idea per un brano.
Come nascono le tue collaborazioni con artisti importanti come Don Schiff e Paolo Muscovi? Con Paolo Muscovi ci conosciamo da tantissimi anni, lui vive a Trieste la mia città e abbiamo suonato molto insieme. Ha anche registrato in tutti i miei CD e quindi la scelta è stata facile per questo brano dove cercavo un batterista molto bravo tecnicamente. Mentre Don Shiff è un bassista americano con il quale avevo iniziato un progetto internazionale e con cui abbiamo inciso un singolo. È bravissimo ed è una persona veramente speciale e quando gli chiedo di fare una parte lui è sempre presente con entusiasmo disarmante. Ha suonato con i più grandi artisti al mondo ed è meraviglioso che conservi questa energia anche sui miei brani.
Come definiresti il tuo genere musicale? Faccio musica il più delle volte strumentale, tendente al rock poiché suono la chitarra, ma in realtà suono anche molto pop, funk, insomma, non ho un genere predefinito, passo con molta naturalezza da uno stile ad un altro, basta che la musica sia bella.
Il 28 luglio è uscito il tuo ultimo singolo “Apache” cosa vuoi comunicare al pubblico che ti segue? È un brano tutto “suonato”, nel senso che di strumenti virtuali non ce ne sono… un classico trio potente che suona… Ecco, il messaggio è quello di cercare di suonare il più possibile, senza affidarsi per forza alla tecnologia che pur è indispensabile per altre cose. La musica dovrebbe essere suonata e spero che i giovani continuino a studiare uno strumento e fare musica insieme perché aiuta lo spirito.
Cosa ti aspetti dal panorama musicale attuale? Ti ho risposto praticamente nella domanda precedente… ci sono di buoni segnali da qualche gruppo giovane e spero in una inversione di gusti… sai, è anche una questione di moda, di cicli, e spero che questa del rap, trap ecc… passi per lasciare spazio di nuovo a qualche bel gruppo rock.
Progetti futuri? Sto lavorando con alcuni grandi artisti dei quali non posso ancora svelare nulla. Uno uscirà il 13 ottobre… mentre io sto cercando di riunire questi miei singoli degli ultimi anni e, insieme ad altri brani che vorrei fare con l’orchestra, fare un vinile. Oltre, a questo sto curando una rubrica denominata “arte”, una seria di video per la VIDEORADIO CHANNEL del grandissimo Beppe Aleo, mio discografico e amico ormai da 18 anni che non smetterò mai di essere riconoscente.
Desidero ringraziare te di cuore per la disponibilità e tutti i lettori.
A questo punto a completamento delle informazioni sul nuovissimo brano, abbiamo ascoltato in esclusiva per Paese Italia press.it e i nostri media partner Lafrecciaweb.it e Verbum press.it, gli altri due musicisti, lo statunitense Don Schiff e Paolo Muscovi che con la loro straordinaria formazione musicale hanno contribuito ad “Apache” :
Don, come ha coniugato il suo stile di bassista con la chitarra di Maurizio Vercon ? “We’ll Apache” è una melodia e una caratteristica meravigliosa per Maurizio Vercon e la sua chitarra. In realtà il mio stile si afferma per essere un NS/Stick, Chapman Stick, bassista elettrico. In questo brano ho suonato NS/Stick che è un basso che si adatta bene all’estensione della chitarra e puoi eseguire entrambe le parti contemporaneamente proprio come un pianista ha parti separate per la mano sinistra e destra. Maurizio è un chitarrista fenomenale, quindi non era neanche necessario entrare in quella gamma, ho quindi suonato parti di basso a gamma estesa. Mi spiego meglio: Tenendo premuto il basso ritmico e riff nella gamma dei bassi estesa. Un bel complimento allo stile di gioco di Maurizio.
(Traduzione inglese. Don Sciff: We’ll Apache is a wonderful tune and feature for Maurizio and his guitar. I’m actually known for being an NS/Stick, Chapman Stick, electric bass player. On this tune I played NS/Stick which is a bass that goes well into the range of guitar and you can do both parts at once just like a piano player has separate left and right hand parts. Maurizio is a phenomenal guitarist so there was no need to enter that range so I played extend range bass parts. Holding down the rhythmic low end and riffing into the extended bass range. A lovely compliment to Maurizio’s style of playing.)
Paolo Muscovi, come nasce la sua collaborazione con Maurizio Vercon?
Nasce da molto lontano, ci conosciamo da molti anni essendo della stessa città “Trieste” Diciamo che quando ti chiama un amico corri …
Cosa rappresenta per lei il singolo “Apache”? Una sfida, quando devi suonare per un amico, almeno per me, diventa tutto più difficile, essendo persona cara cerco di dare il massimo… di regalare qualcosa di speciale!
*Emiliana Casciani, praticante giornalista