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VerbumPress

Antonio Fusco, La scomparsa di Elisa Ohlsen (Rizzoli, 2024)

Si apre con un riferimento a Pier Paolo Pasolini, ucciso all’Idroscalo di Ostia nella notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975, il nuovo giallo di Antonio Fusco, La scomparsa di Elisa Ohlsen (Rizzoli). Infatti, è proprio nell’idroscalo romano, «un luogo lontano dove relegare i perdenti, quelli che non sono riusciti a sedersi al tavolo del benessere e delle opportunità, un posto ai margini dove gli ultimi si possono arrangiare e sopravvivere alla meno peggio senza eccessive pretese» che viene ritrovato il cadavere mummificato di una giovane donna con al dito un anello simile a quello che era solita indossare Elisa Ohlsen, la ragazza diciassettenne misteriosamente scomparsa sette anni prima, in un pomeriggio di settembre, mentre passeggiava nei boschi che costeggiano il lago di Albano.

I media danno grande risalto al ritrovamento e gli uomini del XVII Distretto di Polizia, al quale vengono affidate le indagini, sono tutti convinti di vederci chiaro. Tutti tranne l’ispettore Massimo Valeri, detto l’Indiano. Capelli lunghi legati con un codino, impulsivo, insofferente alle gerarchie quanto alle ingiustizie, dopo l’ennesimo scontro con il suo superiore, l’Indiano si è visto affidare il caso di un anziano professore morto nella propria abitazione, probabilmente suicida. Insomma, un’indagine semplice, da archiviare in fretta. 

Ma l’Indiano non si è mai fidato delle apparenze e delle coincidenze casuali. Egli sa che «La menzogna, quando diventa strumento di realizzazione di un disegno strategico, rappresenta la più grande forza creativa dell’uomo» e che in un’opera di manipolazione della verità «il livello di qualità del lavoro svolto sarà dato dal numero di persone che, pur non avendo conoscenza diretta dei fatti, si diranno certe di aver capito come stanno realmente le cose». L’ispettore Massimo Valeri, dunque, non ignora alcuna ipotesi e, conducendo le indagini nei modi più spregiudicati, si addentra nel mondo dei riti esoterici e si ritrova nel sottobosco di segreti e legami insospettabili, di ricatti spietati e di perversioni inquietanti che ha irretito e sconvolto vite altrimenti ordinarie.

*Raffaele Messina, scrittore