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Ager Oliva premio come migliore startup d’Europa 2022 per impatto ambientale

La meraviglia di poter adottare un tesoro tutto green

Ager Oliva è una startup Toscana che merita di essere nominata in quanto è riuscita con il suo progetto di riqualificazione a salvare 4 milioni di piante, terreni dal degrado, evitare di incorrere in zone agricole con rischi idrogeologici e creato nuovi posti di lavoro. Tommaso Dami ha fondato nel 2020 AGER Oliva; una visione di sviluppo verde condivisa dai cofondatori Ana Soto responsabile Marketing e Cosimo LunettiContent Creator. Non solo nel web la startup AGER Oliva è attiva da marzo 2021 con le istruzioni presenti sul territorio come l’Istituto Diocesano di Pistoia che gestisce i terreni a Vinci (FI). Queste sinergie hanno permesso di recuperare 600 piante nella zona attorno a Montecatini (PT) in un arco temporale di cento giorni. Una consapevolezza nuova che gli ha permesso di essere riconosciuti come professionisti a cui affidare da subito 6 ettari sopra la casa museo di Leonardo. In seguito gli sono state concesse dal museo di Leonardo altre 600 piante. Un successo inarrestabile Che è stato riconosciuto anche dal CNA, Legambiente, Slowfood. Capaci di realizzare grandi numeri con la loro startup in quanto hanno assorbito 36000 kg di CO2 per 1200 litri di oliva extravergine biologico e biodinamico. Gli uliveti con le loro foglioline argentate con i campi tutti puliti per ottenere il massimo del rendimento sono preziosi giardini. Un progetto da prendere ad esempio come salvaguardia del pianeta che garantisce il mantenimento della biodiversità e il patrimonio ambientale.

Conservato l’oro verde, una volta ottenuto dalla spremitura delle olive, viene conservato in tini d’acciaio offrendo tutte le sue proprietà organolettiche. Tutto questo è visitabile e si può assaggiare incontrando i responsabili durante i pic-nic in campo. Se poi si vuole partecipare attivamente è possibile adottare una pianta e dargli un nome cliccando sul sito. Sono tantissime le partecipazioni di chi ha donato o adottato una pianta da incoraggiare Tommaso Dami a rilasciare in un’intervista: “La vendita avviene direttamente verso coloro che hanno adottato le nostre piante” e “…sono i nostri sostenitori e abbiamo quindi deciso da quest’anno di offrire a costoro la possibilità di acquistare altro olio, oltre a quello prodotto direttamente dalla loro pianta”. Una campagna protetta da una visione costante dei droni di Cosimo Lunetti. Un’attività seguita non solo dagli italiani per promuovere e mantenere tradizioni agricole e paesaggistiche.  Guardare di nuovo campagne rifiorire dopo più di dieci anni di incuria è quanto di più bello ci si possa augurare, senza contare poter assaporare una bruschetta di vero olio d’oliva.

*Valentina Ughetto, scrittrice