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Adriana Valerio, Eretiche (Il Mulino, 2022)

Protagonista di una conversazione sulle “Eretiche. Donne che riflettono, osano, resistono”, sabato 17 settembre Adriana Valerio è ospite al Festival dell’Erranza di Piedimonte Matese, giunto alla decima edizione

«Profetesse, mistiche, false sante, streghe, riformatrici, libere pensatrici animano il vasto popolo delle eretiche, di quante si sono ribellate in cerca di verità». Poche parole per sintetizzare il contenuto di un grande saggio, “Eretiche”, scritto dalla storica e teologa Adriana Valerio ed edito da Il Mulino.

Un lungo excursus, dalla ‘eresia’ di Montano (sorta in Frigia sec. II) a Margherita Porete, bruciata viva assieme al suo libro “Lo specchio delle anime semplici” giudicato eretico nel 1310 a Parigi; dalla mistica Isabel de la Cruz, processata dall’Inquisizione di Toledo e condannata all’ergastolo, alle colte suore gianseniste di Port Royal, deportate nel XVII secolo per le loro ‘eresie’; da Guglielma di Milano, animatrice dei «filii Spiritus sanctii», che morì verso la fine del XIII secolo, fino alla «teologhessa inquieta» Antonietta Giacomelli, i cui libri furono messi all’Indice dei libri proibiti nel 1912. A queste donne, in compagnia di moltissime altre, considerate eretiche, nemiche della fede, è dedicato questo libro, di cui è autrice una delle teologhe più autorevoli in Europa, impegnata a valorizzare la storia delle donne all’interno della grande Storia del cristianesimo.

Con Adriana Valerio sabato 17 settembre ci addentreremo in una conversazione legata al partire e al restare (tema di quest’anno del Festival dell’Erranza a Piedimonte Matese (CE), giunto alla decima edizione), e incontreremo – come recita il sottotitolo del libro – “Donne che riflettono, osano, resistono”, donne, dunque, che non smettono di pensare e rischiare; che ‘restano’.

Partendo dalla sua opera, le chiederemo chi sono le donne che hanno provocato scosse inaspettate e scardinato gli equilibri del loro tempo hanno pagato a caro prezzo le proprie scelte. Come l’autrice puntualizza nell’Introduzione al testo, tante di loro sono state considerate eretiche e per questo condannate, perseguitate, ridotte al silenzio. L’eresia è stata studiata attraverso i protagonisti maschili, mentre poca attenzione è stata riservata alle provocatorie e alternative esperienze femminili. Per colmare questo vuoto e restituire al concetto di eresia il valore originario di scelta (greco háiresis corrispondente al latino electio), Adriana Valerio ripercorre due millenni di storia raccontandoci le vite di donne – dalle montaniste a Margherita Porete, da Giovanna d’Arco a Marta Fiascaris fino alle donne dell’Anticoncilio del 1869 e alle moderniste – tutte decise a lottare, conoscere, predicare ed esercitare ministeri in nome di una nuova chiesa inclusiva e senza confini.

Questo saggio, inoltre, è diventato l’ispiratore e il fulcro di una serie di eventi della durata di un biennio: ha stimolato infatti l’OIVD (Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne) ad avviare due cicli di incontri sul tema ‘Eretiche’ e il primo appuntamento è previsto con Adriana Valerio, cattolica, il 21 settembre 2022 e si prosegue (fino a dicembre) con un’ebrea, una musulmana e una valdese, cioè con donne di altre denominazioni/religioni che esploreranno il tema secondo prospettive da loro scelte. Il primo ciclo, dunque, è trasversale a tutte le religioni monoteiste; mentre il secondo ciclo interreligioso nel 2023 riguarda l’‘Eresia: anima del femminismo’per allargare la prospettiva e per intrecciare relazioni anche con donne che non si pongono nell’orizzonte della fede, e sono invitate donne che fanno parte di associazioni o aggregazioni che rappresentano diversi profili del femminismo.

Al di là delle imminenti manifestazioni, Adriana Valerio è impegnata da più di trent’anni nel reperire fonti e testimonianze per la ricostruzione della memoria delle donne nella Storia del Cristianesimo. Tra le prime italiane laureate in Teologia, ha posto alla fine degli anni ’80 del secolo scorso la questione della storia dell’esegesi femminile (ossia, l’nterpretazione critica di testi finalizzata alla comprensione del loro significato), divenendo una delle più riconosciute esperte nel campo.

Tra le fondatrici del Coordinamento delle Teologhe Italiane, dal 2003 al 2007 è stata anche presidente dell’AFERT (Associazione Femminile Europea per la Ricerca Teologica o ESWTR, European Society of Women for Theological Research). Nell’autunno del 2006, con la biblista austriaca Irmtraud Fischer ha dato vita alla collana  di approfondimento dell’interpretazione biblica «La Bibbia e le Donne: Esegesi, Storia e Cultura», all’interno di un progetto internazionale e interconfessionale che vede il coinvolgimento di studiose di tutto il mondo per riflettere sul rapporto delle donne con il testo sacro. L’opera, che si avvale di specialiste cattoliche, protestanti ed ebree, mette a confronto l’approccio storico con quello esegetico e si articola in ventuno volumi, pubblicata in 4 lingue con le case editrici: Il Pozzo di Giacobbe (area italiana), Kohlhammer (area tedesca), Verbo divino (area spagnola) SBL (area inglese).

*Mary Attento, giornalista