Il mondo Disney e la commedia italiana
Le colonne sonore dei film Disney distribuiti in Italia ed il relativo doppiaggio italiano a cura dell’Olimpo comico di attori italiani
La carriera del compositore Alan Menken è costellata di numerosi successi, specialmente nei lungometraggi animati Disney: “Aladdin”, “La bella e la bestia” fino ad arrivare a “Il Gobbo di Notre Dame”. Inoltre come dimenticare la grandiosa interpretazione musical del “Notre Dame de Paris” proposta da Riccardo Cocciante che ha dato la parte del protagonista al pescarese Giò di Tonno, mentre nella versione a cartoni animati la voce del gobbo Quasimodo era del sempreverde Massimo Ranieri e Mietta interpretava la focosa Esmeralda, Nel Gobbo di Notre Dame della Disney una delle doppiatrici dei Gargoyle era la mitica Liù Bosisio. Liù Bosisio per molti anni ha incarnato la dolce metà di Homer Simpson doppiando Marge Simpson (mentre Homer era doppiato da Tonino Accolla). Liù Bosisio è stata anche la moglie d’arte di un’altra leggenda del piccolo e grande schermo; stiamo parlando dei primi due film di Fantozzi con Paolo Villaggio (“Fantozzi” e “Il secondo tragico Fantozzi” entrambi di Luciano Salce). Paolo Villaggio a sua volta ha doppiato “Hotel Transilvania 2” (Nonno Vlad). Villaggio, si è anche distinto nel doppiaggio per quella perla anni ’90 “Senti chi parla 2”, affiancato dalla Mazzamauro nello slang scatenato dei due pargoletti protagonisti (e come dimenticare Riccardo Garrone/Calboni coinvolto nella produzione nippo-italiana il fiuto di Sherlock Holmes, prodotto dalla Rai e diretto da Miyazaki, donando la propria voce per l’inappuntabile Watson canino). Tornando a Menken ha composto la colonna sonora della “Piccola bottega degli orrori” esilarante musical (curata negli effetti speciali dalla factory di Jim Henson, con Frank Oz alla regia) con Rick Moranis, Bill Murray e Steve Martin. Mitologico il ruolo del paziente masochista (Murray) che si reca dal dentista (Martin) pur di compiacere i propri appetiti autodistruttivi. Insomma Menken con il suo caleidoscopico universo musicale, ha evocato emozioni irrinunciabili per ogni cinefilo o per i cultori del Regno Disney, inanellando perle sinfoniche ormai diventate classici mediatici dal profondo substrato culturale dell’immaginifico.
*Jean-Pierre Colella, docente