Intervista all’artista Luminita Tăranu
E’ difficile fare pittura a Roma? Per me, Roma è una tra le città più stimolanti al mondo, come peraltro tutta l’Italia, per il patrimonio artistico ineguagliabile, per la bellezza naturale, la luce e l’aria che evocano ogni volta lo “sfumato” leonardesco.
Il “bel paese” di Raffaello offre anche una realtà contemporanea molto dinamica, l’opportunità di vedere mostre eccezionali dall’antico al contemporaneo e di sentirsi coinvolti in un continuo confronto.
Fare pittura nel senso di crearla trova a Roma, come, peraltro, in Italia, il luogo ideale.
In quello che riguarda invece il “sistema dell’arte”, è difficile raggiungere il concetto nella sua complessità; anche se questo percorso viene abbordato con determinazione e convinzione, manca sempre qualcosa.
Mi piace moltissimo creare dei progetti con spazi museali, perché la mia ricerca proiettata verso il nuovo parte dalla connessione tra l’antico e il contemporaneo, e quindi si può costruire un rapporto interattivo tra l’espressione del contenuto museale, le mie opere e il pubblico.
Anche se il rapporto arte – impresa funziona, permettendo la fattibilità delle opere, è molto debole il riscontro con il mercato dell’arte, con i collezionisti o con le collezioni per poter completare questo circuito, soprattutto in tempi di crisi come quelli che viviamo negli ultimi anni.
Per natura, io sono contraria alla mondanità, che tante volte sembra essere condizionante. Il mio rapporto con l’arte rimane intimistico, ma credo, fortemente, che l’arte rappresenta un mezzo di comunicazione fortissimo, avveniristico, necessario, è che deve cercare di arrivare a tutti, come la poetica dinamica di Michelangelo Pistoletto, quella di Banksy …
Vuoi trasferirti a Milano o a Napoli? Amo Roma, è stato un amore a prima vista iniziato quasi 36 anni fa.
E’ una città a strati, c’è l’antichità romana, il Rinascimento, la modernità.
E’ storia, è contemporaneità dove il concetto di autentico abbraccia il concetto di bellezza, la bellezza che nutre, che “salverà il mondo” …
E poi tutte le bellezze che Roma ha intorno, io abito nei Castelli Romani, meravigliosi.
Ammiro la città di Napoli, che mi piacerebbe conoscere in dettaglio, per le sue ricchezze artistiche e architettoniche ineguagliabili, il rapporto con il golfo, con il Vesuvio, per il suo mondo pieno di atmosfere e, soprattutto, per il calore dei suoi cittadini.
Questa grande vitalità si rispecchia molto nell’intraprendenza e la freschezza degli artisti e le loro creazioni, dei curatori, degli eventi, del sentimento della speranza che rende Napoli una città così viva e proiettata nel futuro dal punto di vista culturale, un dinamismo che non ha niente da invidiare ad altre città italiane.
E questo non soltanto se pensiamo al MANN, al MADRE …, ma in tante altre realtà.
Milano è una città incredibile, dinamica, europea, ma più che vivere o creare mi piacerebbe partecipare a eventi artistici, forse anni fa avrei dato un’altra risposta.
Quali progetti da sviluppare nel 2023? Ho trascorso, tra il 2021 – 2022 un anno pieno di eventi bellissimi, tre mostre personali elaborate e coinvolgenti, con allestimento bellissimo creato da mio marito l’Architetto Pietro Bagli Pennacchiotti: METAMORFOSI – ITINERARIA PICTA. Fregio – Project room all’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, progetto sviluppato nelle due gallerie dell’IRCRU: nella Nuova Galleria, l’installazione “METAMORFOSI – ITINERARIA PICTA. Fregio” e nella Piccola Galleria, “Project room”, dal 30 novembre al 14 dicembre 2021; con testi critici nel catalogo di Grigore Arbore Popescu, Direttore IRCRU, storico, critico d’arte e poeta e Simonetta Lux, critico di arte contemporanea, Prof.ssa Onoraria all’Università La Sapienza di Roma, fondatrice e direttrice per molti anni del Museo Laboratorio di Arti Visive de La Sapienza.
Con il patrocinio dell’Istituto Culturale Romeno. La personale METAMORFOSI inaugurata in occasione alla Notte dei Musei a Roma, il14 maggio 2022, nei Saloni della sede dell’Ambasciata di Romania in Italia,rimasta apertafino al 20 settembre 2022, invito al quale ho risposto con piacere in quanto fatto dal mio paese di nascita.
ITINERARIA, lamostra personale al Museo Civico Umberto Mastroianni di Marino (RM), dal 30 settembre al 23 ottobre 2022.
Mostra antologicacon 34 operetra pittura e installazioni,inuna dialogante connessione tra l’antico e il contemporaneo.
Con lapresentazione nel catalogo del Prof. Alessandro Masi, critico e storico di Arte Moderna e Contemporanea, Segretario Generale della Società Dante Alighieri e con l’estratto critico dalla rivista culturale europea ARTE di Ionel Bota, storico e critico di arte e letteratura.
Mostra organizzata dal Direttore, Arch. Alessandro Bedetti, con il Patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, dell’Accademia di Romania in Roma e del Comune di Marino.
Tra le partecipazioni vorrei ricordare il bellissimo Progetto #EX_TRA del Gruppo Pouchain, collettiva in plein air sui ponteggi delle facciate in restauro dei palazzi del Centro Storico di Roma, dove sono state esposte in riproduzione le gigantografie delle opere degli artisti invitati, e dove sono stata presente con l’opera DEI e SCRITTURE.
La partecipazione alla Premiazione letteraria Dieter Schlesak – Vivetta Valacca – Premio di poesia edita e traduzione, nel bellissimo Museo di Arte Contemporanea CAM di Casoria (NA), organizzata dall’Associazione “La Fonte delle Muse”, ideato dallo scrittore Antonio Di Gennaro, dove la mia opera “L’Abbraccio” è andata come premio alla carriera al traduttore Adriano Marchetti, Prof. di Letteratura francese all’Università di Bologna.
Infine la partecipazione a Factory 2, collettiva a RespirArt Gallery, a cura dell’Arch. Berardo Montebello, a Giulianova, nelle Marche, con i testi critici nel catalogo di Maurizio Vitiello e Sara Regimenti.
Ricordo con piacere la partecipazione attraverso la donazione della mia opera “Scarico di dettaglio” alla Collezione – Pinacoteca di Arte Contemporanea di TEORA, ampia azione culturale ideata all’Arch. Nicola Guarino, con un bellissimo catalogo pubblicato dall’ Editoriale Giorgio Mondadori, curato da Enzo Angiuoni, Nicola Guarino e Maurizio Vitiello, critico d’arte e sociologo, cui ringrazio per avermi invitata a farne parte.
Dopo un anno così pieno di eventi espositivi, desidero che il 2023 diventi un periodo di lavoro, ho una grande voglia di produrre una serie di nuovi dipinti, dove ritrovare me stessa e continuare la mia ricerca.
Non so ancora che mi porterà quest’anno a livello espositivo, finora ho lavorato molto con spazi pubblici e ho in previsione di fare una personale anche in una galleria privata.
Ma mi entusiasma l’idea di creare un nuovo progetto per un nuovo spazio museale, creando nuovi stimolanti dialoghi e interazioni.
Mi appassiona lavorare sul trovare quel linguaggio comunicante che non invade la storia e la funzione dello spazio museale ospitante, ma, attraverso un full immersion, mi porta a creare un confronto attraverso l’immaginario di nuovi significati, di una nuova poetica.
Inoltre, sto preparando un progetto per una personale di disegni all’Accademia di Romania in Roma, da realizzare per il 2024.
La stampa ti ha seguito ultimamente? Si, è stato molto bello vedere i riscontri che hanno avuto le mie personali sulla stampa web e cartacea, attraverso articoli e anche realizzazioni di video, dalla parte italiana, ma anche dalla parte romena, che mi ha fatto molto piacere.
Tengo a ricordare le interviste realizzate dalla giornalista Iuliana Anghel per la Radio Romania Internazionale, che accompagnano da anni i miei eventi espositivi e la rivista Orizzonti Culturali Italo – Romeni, sia la parte in italiano che la parte in romeno, della Prof.ssa Afrodita Cionchin.
In occasione della mostra al Museo Civico “U. Mastroianni” di Marino, la Televisione Romena Internazionale, attraverso un progetto sostenuto dal Dipartimento dei Romeni all’Estero, mi ha dedicato un “ritratto d’artista” nella serie “Prezenţe româneşti în Italia: Luminiţa Ţăranu” / “Presenze Romene in Italia: Luminiţa Ţăranu”, trasmesso in onda nel novembre 2022, realizzato da Anca Berlogea – Boariu, Film e Theater Diector e produttrice per TVR, Claudiu Petringenaru – Direttore d’immagine, Corina Dobre e Mihaela Craciun, che hanno fatto un lavoro di grande professionalità e che ringrazio per questo bellissimo dono, partecipato e complesso; esperienza bellissima che si è conclusa con la ripresa del mio laboratorio artistico.
Ringrazio anche “Cultura Romena”, il giornale del Centro Culturale Italo – Romeno di Milano, fondato dalla Dott.ssa Violeta Popescu, direttrice della Rediviva Edizioni di Milano, presente con pubblicazioni in occasione alle mie mostre importanti.
Un altro momento emozionante è stato l’intervista trasmessa dalla Televisione Romena Internazionale il 17 febbraio 2023, in occasione della data di nascita del grande Constantin Brâncuși, pilastro della scultura moderna e tra gli artisti più importanti della storia dell’arte moderna, oggi diventata Giornata Nazionale per la Romania.
L’intervista è stata ideata da Mihaela Craciun e filmata da Corina Dobre e Claudiu Petringenaru a Roma, nei Fori Imperiali.
Per me ha rappresentato un momento importante perché ho avuto l’occasione di esprimere concetti e pensieri sull’opera di Brâncuși, considerando che ho compreso profondamente i suoi significati vivendo e lavorando in Italia.
Hai partecipato a Fiere d’Arte? Non ho mai partecipato a Fiere d’Arte e non nascondo che mi piacerebbe partecipare.
Un pensiero per il futuro.
Credi che l’arte andrà avanti su altri canoni e codici? Che l’arte andrà avanti su altri e nuovi canoni e codici è una certezza.
La tecnologia ha sempre portato cambiamenti nei mezzi di espressione dell’arte, a volte anche nei significati.
L’arte digitale ha avuto un’evoluzione spettacolare, ora parliamo della cripto-arte, l’arte prodotta dall’intelligenza artificiale…
Mi piace molto seguirla, quando si tratta di vera ricerca, e non soltanto nell’utilizzo gratuito dell’effetto.
Considero che la tecnologia debba accompagnare e sostenere l’intento artistico, l’idea, ma mai la deve sostituire.
La storia ha sempre rivelato come avveniristico il messaggio artistico, che può essere trasmesso attraverso ogni tipologia di linguaggio, partendo dalle tecniche considerate oggi tradizionali – anche se “tradizionale” è un concetto a catena, cioè quello che oggi rappresenta il “nuovo” domani diventerà “tradizionale” – alle nuove tecnologie.
L’artista è un mago, un “manipolatore” di idee, attraverso materie e immagini, vuole far sapere, far vedere, comunicare quello che lei o lui pensa del vivere oggi, del contemporaneo, considerando sempre il passato e indagando sul futuro.
Io faccio parte di questa corrente di pensiero sul ruolo dell’artista e considero che avere la libertà nella scelta dei mezzi e metodi di espressione è fondamentale.
Infatti, le mie prossime opere saranno dipinti su tela e disegni su carta.
*Maurizio Vitiello, critico d’arte e sociologo