“Un Pianeta in crisi di nervi”, Fausto Altavilla (Edizioni 2000diciassette, 2022)
Luca Mercalli nella prefazione: «Auspico una svolta al comportamento della società globale»
Si intitola “Un Pianeta in crisi di nervi” il saggio dell’ingegnere e scrittore Fausto Altavilla appena pubblicato dalle Edizioni 2000diciassette con sottotitolo “Sovrappopolazione e disastro ambientale”. Il 19 maggio alle ore 12:20 partecipa a Klimahouse, la Fiera internazionale che si svolge annualmente in Trentino Alto Adige nel quartiere fieristico di Bolzano e dedicata al settore specializzato nell’efficienza energetica e nella sostenibilità in edilizia. Alla presenza dell’autore, il libro sarà presentato al congresso di CasaClima dal presidente della Società Meteorologica Italiana Luca Mercalli che, nella Prefazione al saggio, sottolinea: «Mi trovo in gran sintonia con i contenuti di questo lavoro di sintesi che Fausto Altavilla ha voluto dedicare alla questione più rimossa e ignorata della nostra storia contemporanea. Ovvero l’idea che una crescita infinita possa mantenersi in un pianeta finito e limitato. Un progetto insostenibile e irrealizzabile, proibito dalle leggi fisiche fondamentali. È un ‘pensiero desiderativo’ che gli economisti e i politici di tutto il mondo continuano a perpetuare in modo dogmatico, aggravando di giorno in giorno il rischio di un collasso ambientale e climatico».
Il libro affronta il tema della sovrappopolazione mondiale senza reticenze e preconcetti. D’altronde l’attenzione verso la questione è aumentata negli ultimi decenni a causa, da una parte, del ritmo vertiginoso di crescita della popolazione mondiale e, dall’altro, osservando che essa è fortemente dissimmetrica e, per di più, va sempre più concentrandosi nelle grandi città, soprattutto nelle zone più povere della Terra. Si pongono, pertanto, con prepotenza temi decisivi per la sostenibilità del Pianeta e per il benessere individuale e collettivo, in vista dell’ulteriore aumento demografico previsto dall’ONU per la fine del secolo XXI.
Il saggio tratta l’argomento su basi storiche, filosofiche, religiose e scientifiche, analizzando da vicino l’evoluzione del pensiero sul rapporto tra sovrappopolazione, disuguaglianze, povertà, riduzione delle risorse e ambientalismo, dalle argomentazioni pro e contro il malthusianismo fino alle ricerche più recenti. Sono state messe a confronto, nella loro evoluzione nei decenni, le analisi di chi ha negato che la crescita demografica fosse una ricchezza per lo Stato e quelle della corrente di coloro che hanno sostenuto l’idea opposta, che prese il nome di “cornucopianesimo”. La ricerca ha utilizzato ed elaborato dati ONU sulla proiezione della popolazione mondiale al 2100 in vari scenari e rispetto a questi ne ha valutato le conseguenze prevedibili su vari piani per il Pianeta, cercando di indicare alcuni dei freni che ostacolano la marcia nel senso di una economia del benessere in prospettiva futura.
«Nonostante cinquant’anni di avvertimenti siano andati perduti, [“i dilemmi dell’umanità” preannunciati nel Rapporto del Club di Roma, 1972, ndr] – conclude Luca Mercalli – auspico che i dati contenuti in questo lavoro, che l’excursus storico qui riportato, che gli accorati avvertimenti a prendere sul serio l’emergenza climatica e ambientale, sortiscano l’effetto di imprimere una svolta al comportamento della società globale».