Manichini, Irene Caltabiano e Riccardo Iannaccone (Rossini Editore, 2021)
Trovarsi nel bel mezzo di un’apocalisse zombie non capita tutti i giorni. E se il morbo esplodesse in un sacro tempio della moda quale la Milano Fashion Week?
Un ex fotografo di guerra, un autista di limousine, una modella con disturbi alimentari, una fanatica fashion blogger, uno stilista snob, un rozzo fattorino e una donna muta, si trovano a essere casualmente compagni di sventura nella lotta per la sopravvivenza. Da un vagone dismesso del padiglione ferroviario, allo squallore delle vie cittadine fino alla ricerca della salvezza sul terrazzo di un edificio, il gruppo dovrà affrontare molte difficoltà. Ma qualcosa non quadra e la verità non sempre risiede in ciò che si percepisce.
Manichini è una matrioska: un romanzo dove più si va avanti nella trama più ci si addentra in uno schema di scatole cinesi. Infatti, ciò che si trova nelle pagine in lettura non è né scontato né lineare, bensì è un susseguirsi di evoluzioni e twist, con un finale decisamente fuori dall’ordinario. Ma facciamo un passo indietro. Riccardo Iannaccone e Irene Caltabiano, hanno egregiamente mescolato i loro stili e hanno saputo far interagire tematiche davvero diverse, senza perdere il focus primario della storia. Dopo l’introduzione del contesto che porta caos e scompiglio, uguale per tutti, viene riservato un capitolo per ciascun personaggio, del quale è descritto prima il background e poi il punto di vista sugli eventi, fino al momento del ritrovo con i compagni di questa inquietante avventura.
A questo punto la storia principale si riallinea e riparte proseguendo nei capitoli successivi. Il gruppo è molto eterogeneo ma è proprio questo a “pesare” e a far scattare un grande meccanismo riflessivo nella mente del lettore.
La lettura scorre avida, fluida e ansiosa; la stessa ansia che stanno vivendo sulla loro pelle i protagonisti intenti a sfuggire e sopravvivere a questa orda di zombie.
Supereranno la notte? Si salveranno? Scopriremo le vere cause di quest’epidemia? Lascio a voi la facoltà di scoprirlo.