Attraverso il Novecento
Se un elemento distintivo può essere intravisto in questa raccolta di studi novecenteschi esso risiede nella proposta e quindi nella descrizione di episodi di “sociabilità” intellettuale di cui il secolo ormai trascorso è stato testimone forse assai più di ogni altro fino ad oggi. Nel segno e sotto l’egida della migliore letteratura e della critica più intelligente e penetrante, studiosi del giure come Piero Calamandrei, artisti figurativi come Italo Cremona, musicisti come Luigi Dallapiccola e intellettuali in genere si sono sentiti spesso attratti e partecipi di un clima e talvolta perfino di un progetto che metteva in relazione la propria, specifica disciplina o arte con la scrittura letteraria, nonché con i modi di aggregazione che i letterati hanno posto in essere in questo stesso secolo al fine di promuovere e dare un senso alla propria presenza nella società. Nel volume, pertanto, possono trovarsi esemplificati o soltanto richiamati esempi non poco significativi di tali forme di integrazione fra le arti e i saperi e, in una con questi esempi, compaiono letture critiche più mirate e circostanziate su opere di scrittori del secondo Novecento (Calvino e Volponi). Nella seconda parte del libro, insieme con uno studio su un periodico futurista della seconda “ondata” come «L’Italia futurista», indagata nei suoi rapporti con il surrealismo francese, vengono rivisitate criticamente opere e personalità di una tradizione letteraria che ha visto Firenze nei primi decenni del Novecento al centro dell’interesse nazionale: sono prese in esame opere ampiamente accreditate dai canoni correnti della storiografia più aggiornata come Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, così come titoli restati stranamente ai margini della ricerca e delle analisi di critici e studiosi ed è il caso dei Racconti lontani di Alessandro Bonsanti. In copertina: L’interno del Caffè Giubbe Rosse, Firenze 1930 (Foto Archivio Contemporaneo Gabinetto Vieusseux, Firenze). A sinistra, nell’ordine, si riconoscono: Alberto Carocci, Sebastiano Timpanaro, Giansiro Ferrata, Gino Sensani, Alessandro Bonsanti, Mario Gallinaro, Giovanni Colacicchi, Eugenio Montale.
Giuseppe Nicoletti, già ordinario di Letteratura italiana nell’Università di Firenze; fra gli ultimi suoi volumi si ricordano: Dall’Arcadia a Leopardi. Studi di poesia (Roma 2005); Cronache letterarie dal Granducato di Toscana (1740-1860) (Pisa 2012); Cinque pezzi facili per Mario Luzi (Firenze 2014); Bilenchi e compagni (Firenze 2017). Per la Salerno Editrice ha pubblicato Foscolo (2006) e Parini (2015).