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“L’irremovibile ostinazione della Sfinge” di Giuseppe Magno

Giuseppe Magno, noto magistrato e docente di diritto minorile, ci sorprende con un’opera di narrativa che si discosta dal suo ambito professionale, ma che non manca di profonde riflessioni sulla società contemporanea. “L’irremovibile ostinazione della Sfinge” è un romanzo che intreccia elementi di thriller, romanticismo e filosofia, offrendo una lettura intensa e ricca di spunti di riflessione.

La trama prende avvio in una calda mattinata d’agosto all’aeroporto Leonardo da Vinci, dove una minaccia imprevista, legata a una grave crisi internazionale, blocca i piani di viaggio dei due protagonisti: Leo, un giovane professionista romano, e Ariel, una corrispondente da Roma per il New York Times. Questo incontro fortuito è l’inizio di una serie di eventi che, sullo sfondo di un mondo in subbuglio, porteranno i due personaggi a confrontarsi con dilemmi morali e personali.

Magno dipinge con maestria un quadro di turbolenza globale e di crisi di civiltà, elementi che fanno da sfondo alle vicende personali e amorose di Leo e Ariel. La Sfinge, simbolo dell’enigmatico e dell’eterno, osserva imperturbabile le vicende umane, rappresentando forse la costante della storia umana: il ripetersi di cicli di crisi e rinascita.

Il romanzo esplora temi complessi come l’imperativo morale di agire per il bene comune, contrapposto al desiderio di ritirarsi in una vita tranquilla e serena. La presenza dell’associazione segreta, con il suo obiettivo di prevenire un catastrofico “salto di civiltà”, aggiunge un ulteriore strato di intrigo e mistero alla narrazione.

La scrittura di Magno è densa e riflessiva, capace di coinvolgere il lettore non solo emotivamente, ma anche intellettualmente. Le vicissitudini dei protagonisti sono descritte con un realismo che rende facile identificarsi con le loro lotte interiori, mentre il contesto internazionale e le missioni di consulenza legale, derivati dalla vasta esperienza di Magno in ambito giudiziario e internazionale, arricchiscono la trama di autenticità e profondità.

L’irremovibile ostinazione della Sfinge” non è solo una storia di amore e avventura, ma anche una meditazione sul destino dell’umanità e sulle scelte che ciascuno di noi deve affrontare in tempi di crisi. Magno riesce a fondere la sua competenza giuridica con una narrazione avvincente, creando un’opera che si distingue per originalità e profondità.

In conclusione, il romanzo di Giuseppe Magno è un viaggio affascinante e complesso attraverso le sfide della modernità, visto attraverso gli occhi di personaggi vividi e indimenticabili. È una lettura consigliata per chiunque sia interessato a storie che combinano azione, riflessione e un tocco di mistero, offrendo al contempo una critica acuta della società attuale.

Giuseppe Magno, magistrato, docente di diritto minorile.

Ha prestato servizio in magistratura presso tribunale per i minorenni e corte di cassazione.

Già direttore generale del Dpt. Giustizia minorile (Min. giustizia).

Incaricato dal Governo italiano di funzioni presso organismi internazionali (Consiglio d’Europa, Conferenza di diritto internazionale privato) e per la stipula di Convenzioni internazionali in materia di adozione internazionale e protezione dei minori.

Incaricato dal Consiglio d’Europa di missioni internazionali (consulenza a Paesi dell’Europa Centrale e Orientale in materia di organizzazione giudiziaria).

*Regina Resta, presidente Verbumlandiart

Regina Resta